Arriva puntuale il commento del consigliere regionale del Partito Democratico Filippo Caracciolo, dopo l’episodio che ha visto un gruppo di capre aggirarsi fra le lapidi del cimitero di Barletta.
«Quando ho visto la foto delle capre tra le tombe dei nostri defunti ho pensato subito ad uno scherzo di cattivo gusto, a un fotomontaggio. Impossibile che sia accaduta una cosa del genere nella nostra città pensavo. Poi la notizia è comparsa sugli organi di informazione e ho dovuto prendere atto che era vera, che è accaduto davvero.
Tra ieri e oggi decine di telefonate e messaggi di cittadini, un misto di rabbia e indignazione. Dicono giustamente che dobbiamo vergognarci tutti. Hanno ragione, un episodio del genere, scandaloso, non può limitarsi ad una denuncia pubblica o a un’interrogazione consiliare.
L’episodio, che conferma la totale disattenzione del sindaco Cannito e dell’intera amministrazione comunale verso il luogo sacro per eccellenza della nostra città, già territorio di nessuno, dove avviene di tutto, persino furti e danneggiamenti, merita un approfondimento delle autorità competenti, affinché vengano accertate le responsabilità di un episodio gravissimo. Lunedì mattina presenterò un esposto alla Procura della Repubblica di Trani, allegando gli articoli dei giornali e chiedendo alle autorità preposte di accertare quanto accaduto.
Lo faccio nell’interesse dei barlettani, me compreso, che al campo santo si recano tutti i giorni e giustamente tengono al decoro di un luogo dove riposano i propri cari. Tutto questo mentre il sindaco si prodiga con le ordinanze di apertura straordinaria della gradinata dello stadio, pensando che sia merito suo se nei barlettani è ripartito l’entusiasmo sulla squadra di calcio cittadina. Lasciamoglielo credere, lui vive in un mondo tutto suo, dove una banale ordinanza in favore di cittadini che si recano allo stadio una volta ogni 15 giorni vale molto più di un provvedimento d’urgenza per ripristinare il decoro e la sicurezza di un luogo dove la gente ci va tutti i giorni».