PUG

Abbiamo incontrato l’Assessore all’Urbanistica e Edilizia, Pier Paolo Grimaldi, della Giunta di centrodestra guidata dal sindaco Mino Cannito; Grimaldi è esponente del partito Forza Italia. PUG.

La partecipazione, non solo dei professionisti, diventa un imperativo in tale disciplina…
«Uno dei primi obiettivi che ci siamo dati è stato quello della partecipazione dei cittadini; pensiamo di incontrarli nelle parrocchie e nei singoli quartieri, perché è chiaro che poi bisogna immergersi in quelli che sono i problemi delle singole circoscrizioni della città, essendoci esigenze differenti tra i vari quartieri, quindi è fondamentale e necessario perché tutte le proposte che ci verranno saranno vagliate e accolte dai tecnici professionisti che dovranno poi redigere i piani».

Forza Italia ha il gruppo consiliare più numeroso, oltre alla rappresentanza in Parlamento con il Sen. Damiani. Oggi la fiducia in Cannito pare insolubile, anche se sul finire della prima esperienza siete passati all’opposizione, seppur per un breve periodo.
PUG«Devo fare intanto delle precisazioni: la nostra non è stata per un breve periodo un’opposizione all’Amministrazione Cannito, noi siamo stati contrari ad alcuni provvedimenti che non ritenevamo utili per la città e devo dire purtroppo che i fatti ci hanno dato ragione, perché c’erano dei provvedimenti che nella stessa maggioranza non trovavano concordemente uniti tutti i componenti di quella maggioranza. Questo ha portato alla deflagrazione di quella maggioranza, che noi avevamo preannunciato, però devo ricordare che noi il Bilancio lo abbiamo votato, non lo ha votato una gran parte di quella maggioranza, che poi è quella che ha firmato la sfiducia. Noi non abbiamo mai né votato la sfiducia. In sostanza, non era una questione di uomini, non è un problema di fiducia per il sindaco Cannito, è un problema di fiducia negli atti e provvedimenti che si adottano, che devono essere esclusivamente nell’interesse della città. In alcuni casi non abbiamo ritenuto di votare alcuni provvedimenti perché non li abbiamo ritenuti utili per la città. La ritrovata intesa è un’intesa che c’è sempre stata, perché se l’interesse è quello comune della Città e tra l’altro lei mi chiedeva a proposito dell’urbanistica, di tutto quello che abbiamo parlato non possiamo affibbiare un etichetta, perché l’urbanistica, lo ha detto lei nella domanda, riguarda l’intera città, non può essere di una parte politica, ma è di tutti i cittadini».

Piano Comunale delle Coste: finalmente la Regione ha potuto togliere il commissariamento, e dunque si potrà procedere in un percorso intrapreso già diversi anni fa. Da dove si riparte? Quali novità ha in mente? Si dovrà riparlare di concessioni, di spiagge libere (magari attrezzate), di dividente demaniale.
«Già nella domanda mi dà un suggerimento, che è un po’ quello che è l’intenzione dell’Amministrazione, quella di incentivare il turismo, perché è una parte fondamentale dell’economia barlettana e va sfruttato in modo migliore perché si possano così costruire nuovi posti di lavoro, nuove possibilità di imprenditoria. Sul Piano delle coste, devo riferirle che era scaduto il commissariamento e ad agosto sono stato personalmente presso la Regione, perché ci rispondesse. Su una mia nota, chiedevo se il Comune di Barletta fosse ritornato nella potestà di gestire il Piano delle Coste e quindi in seguito al termine del periodo di commissariamento e così è stato, la Regione ci ha risposto e ci ha detto che siamo tornati nella piena potestà. Ho incontrato anche su questo l’arch. Fuzio, che all’epoca era incaricato per il Piano delle coste e gli abbiamo riconfermato questo incarico. L’intenzione è quella di incentivare il turismo, senza però andare ad incidere troppo sull’ambiente, rispettando soprattutto quello immediatamente adiacente al mare e quello che ci sta dietro. Stiamo cercando di pensare a sottoporre proprio a quella partecipazione di idee che chiederemo ai cittadini e alle associazioni dei professionisti e imprenditoriali. Concretamente dobbiamo ripartire dalla bozza del Commissario, è evidente che quella bozza è rimasta arretrata di qualche anno perché nel frattempo appunto la Regione con il commissariamento non è andata oltre, quindi ripartiremo da quella.  Un’idea è quella che mi dava lei, quella delle spiagge libere attrezzate, perché abbiamo necessità di creare la possibilità di strutture ricettive che siano nel rispetto sia delle norme, che dell’ambiente».

Questione ex Cartiera: in questi giorni la polemica politica torna sulla questione. Che intenzioni ha questa Amministrazione su quei terreni? È vera l’idea di lasciar realizzare un albergo su quell’area?
«Precisiamo una cosa: quell’area è di proprietà privata, quindi noi dobbiamo anche confrontarci con i proprietari e i proprietari dovranno necessariamente confrontarsi con l’Amministrazione perché non possiamo intervenire né noi a gamba tesa né tantomeno i proprietari devono pensare di poter fare delle forzature su un territorio così importante della città di Barletta. La polemica che è venuta fuori in realtà risale ad alcuni anni fa, quindi antecedente all’amministrazione Cannito, perché c’era stato un rigetto da parte del dirigente, di una richiesta di quell’albergo a cui lei faceva riferimento. Il TAR, la cui sentenza ho avuto modo di leggere attentamente, ha detto che non era competenza del dirigente ma è competenza del Consiglio comunale, quindi in sostanza i proprietari dovranno ripresentare un nuovo progetto che sarà oggetto di valutazione in Consiglio comunale. Però è un’area sicuramente importante, stiamo parlando di 50 ettari e anche lì abbiamo la necessità di difendere il territorio, l’ambiente, di evitare gli interventi di cementificazione e saremo molto attenti a quello che i barlettani ci chiederanno in un confronto sincero, va bene in Consiglio comunale, ma soprattutto ritengo necessari incontri con la cittadinanza perché parliamo di una grande porzione del territorio di Barletta».

Riqualificazione aree nel PNRR…
«Devo fare i complimenti agli uffici comunali in questo perché stanno seguendo tutte le possibilità di bando che ci vengono sottoposte dal Governo centrale. Abbiamo partecipato a vari bandi e in molti di questi siamo stati già ammessi a finanziamento: parlo della piscina comunale che è un’opera che riguarda sia il mio settore, Edilizia, che quello delle Opere Pubbliche, diventando fondamentale per Barletta, perché in una città di 100.000 abitanti che non abbia una piscina comunale è un problema. Quindi speriamo di poter realizzare in tempo. A proposito di questo devo dire che confrontandomi con amministratori di altre città, anche del Centro e del Nord Italia, c’è un problema di difficoltà nella proposizione successivamente al finanziamento, nella procedura redazione del progetto del bando di gara, perché abbiamo tempi molto ristretti. Speriamo che il presidente dell’Anci, il sindaco di Bari Decaro, possa pressare il Ministero sui tempi, che devono essere adeguati alle procedure che andremo ad adottare, e quindi su questo noi stiamo cercando di ragionare con il nuovo Governo, di riuscire ad ottenere dei tempi congrui alla realizzazione di tutto il procedimento delle opere pubbliche provviste di finanziamento».

Quali le prossime novità nel suo settore?
«Una grande novità, che faremo venerdì, l’adeguamento in virtù della la legge Gabellone, L.R. 11/2022, consente per via Trani, via Callano e via Foggia, per quelle strutture già esistenti, che sono industriali e artigianali,  di diventare commerciali. Abbiamo in programma di approvare anche lo schema di convenzione per meglio precisare quali saranno le attività che potranno essere svolte, ma devo dire che le abbiamo previste un po’ tutte, dalle palestre alle piscine, prima era necessaria una variante, mentre ora con la nuova legge regionale non è più necessaria per cambiare la destinazione d’uso».