“Iniziare l’anno con il botto. Ecco come si presenta casa mia questa mattina”.

Comincia così un post di amara indignazione, pubblicato un giorno fa su Facebook da Antonio Binetti, subacqueo ambientalista che da sempre si muove in prima linea, in concertazione con tutte le associazioni ambientaliste del territorio, per salvaguardare l’ecosistema (non a caso ha di recente inaugurato la sua mostra, Ditelo ai bambini, realizzata proprio grazie al recupero del materiale rinvenuto “in fondo al mar”).

Eppure, caso ha voluto che il 31 dicembre, a ricevere un danno in spregio suo e dell’ambiente presso il suo appartamento in via Don Luigi Filannino a Barletta, sia stato proprio lui.

Al netto di numerose allerte e di svariati accorgimenti rispetto alla natura decisamente nociva dei petardi e di ogni tipo di materiale pirotecnico che prevede “esplosioni”, i cittadini di Barletta hanno festeggiato l’ultimo dell’anno come se fossero sul fronte di guerra, dati i petardi e i botti.

Dimostrato dunque, a discapito di poveri residenti, che ogni avvertimento e raccomandazione di riguardo e moderazione non fossero vana retorica, e alla fine il peggio si è purtroppo inverato: il danno causato ad Antonio è evidente dalla fotografia, e ha coinvolto anche altri condomini del suo palazzo, che hanno subito altri problemi collaterali.

Non si può restare inermi dinanzi a soprusi del genere. Per tale ragione, questa mattina Antonio Binetti si è recato dai carabinieri per poter esaminare insieme a loro i video di sorveglianza e capire le dinamiche della vicenda (premura era capire se sia stato un avvenimento colposo o doloso).

Dalle registrazione è emerso che lo scoppio che ha causato il danno sia stato provocato da una bomba carta.

Resta adesso da verificare se il nefando evento sia avvenuto per uno sfortunato caso o se fosse effettivamente intenzionale.

Gli accertamenti sono in corso e le indagini continuano.


A cura di Carol Serafino