Michele Valente resta segretario generale della Cgil Bat. La rielezione è avvenuta in occasione del quinto congresso provinciale. 56 anni, biscegliese, Valente era subentrato a febbraio del 2022 al posto dell’uscente Biagio D’Alberto. Dal 2010 era stato direttore del patronato Inca e del Caaf provinciale. Nel suo intervento Valente ha sottolineato aspetti rilevanti per lo sviluppo del territorio come legalità e sicurezza, indispensabili per la qualità del lavoro e per i trattamenti salariali. Chiesto anche che si renda immediatamente operativo l’Ufficio Scolastico Provinciale.

Michele Valente, 56 anni, di Bisceglie, nel 2019 è entrato nella segreteria provinciale della Cgil Bat rivestendo il ruolo responsabile di organizzazione. A febbraio del 2022 ha preso il posto dell’uscente Biagio D’Alberto giunto a pensionamento. Dal 2010 al 2015 ha ricoperto l’incarico di Direttore del Patronato Inca e dal 2017, dopo un altro incarico, è tornato al vertice del Patronato e del Caaf della Bat.

Nell’intervento all’assemblea generale Valente, prima di toccare i tanti punti dal Covid-19 alla guerra in Ucraina, ha ricordato Franco Dambra, Daniela Fortunato e Franco Raimo, tre sindacalisti venuti a mancare nel 2022 che tanto hanno dato alla Cgil e tanto avrebbero ancora potuto dare se non fosse per le gravi malattie che li hanno portati via dalla loro azione in difesa delle cittadine e dei cittadini della Bat. Nel suo discorso Valente si è soffermato su temi di carattere nazionale come crescita e sviluppo e sulle proposte della Cgil in materia economica, fiscale e per migliorare la sanità. Ed infine, la disanima della situazione nella Bat.

“Più 27 mila occupati ed esportazione in crescita del 18,80% nonostante la crisi internazionale del caro energia. Questi sono i dati pugliesi del terzo trimestre 2022. Una performance che colloca la Puglia al primo posto nel mezzogiorno ed al quarto in Italia. La provincia Bat, fa ancora meglio attestandosi quasi al 21% in linea con la crescita italiana”. Ma osserva Michele Valente: “rimangono purtroppo in questo territorio, le criticità di sempre. Una eccessiva specializzazione su prodotti a basso contenuto tecnologico ed a basso valore aggiunto, una limitata incidenza dell’export sul prodotto interno lordo. È l’industria manifatturiera a contribuire in modo fondamentale all’export provinciale, nella misura del 85%. Il Tessile Abbigliamento Calzaturiero, con il 55% rimane il comparto più largamente rappresentativo, tallonato dall’agroalimentare che con il 24,3% rimane il comparto che fa segnare il miglior trend di crescita”. Di negativo c’è che “l’80% dell’export provinciale, è infatti legato a settori con basso contenuto tecnologico e quindi più esposti alla concorrenza dei paesi in via di sviluppo che possono contare sul costo della manodopera più basso. L’altro elemento di debolezza, è sicuramente la bassa incidenza dell’export sul PIL del territorio, con poco meno del 10% contro una media nazionale del 27%”.

Nel suo intervento, inoltre, Valente ha sottolineato anche due aspetti di grande importanza per lo sviluppo del territorio, ovvero la legalità e la sicurezza, indispensabili pure per la qualità del lavoro e per i trattamenti salariali: “Credo che sia di fondamentale importanza dare al più presto un senso compiuto a questa nostra Provincia. Dopo oltre 20 anni dalla sua costituzione, solo a luglio scorso la Bat, ha visto nascere il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Questura. Ma in un territorio come il nostro, dove si annida uno dei più alti tassi di criminalità del Paese, tutto ciò rischia di non essere sufficiente, specie se ai suddetti corpi di forze dell’ordine, non si garantisce la piena agibilità ed efficienza, partendo dalla giusta dotazione organica, anche se va detto che i risultati ottenuti dagli stessi in questi mesi in termini preventivi e repressivi, sono di assoluta rilevanza”, ha riferito Michele Valente.

E tra le mancanze nella Bat anche quella dell’Ispettorato provinciale del lavoro, tema su cui è necessario dare un’accelerata visto che “i recenti dati della Direzione Regionale del Lavoro, nonché una serie di controlli effettuati nelle scorse settimane dalla Guardia di Finanza presso diverse aziende produttive e commerciali di alcuni Comuni della nostra Provincia, ci confermano la presenza corposa del triste fenomeno del lavoro nero, grigio, il mancato rispetto dei CCNL e delle norme sul lavoro, irregolarità varie riscontrate in oltre il 60% delle aziende visitate”. Altrettanto importante è l’accelerazione dell’iter procedurale per rendere immediatamente operativo l’Ufficio Scolastico Provinciale. “Per un territorio così complesso e variegato come la Bat, il suddetto Ufficio diventa vitale per gli istituti scolastici, insegnanti e personale ATA, che pur operando nella stessa provincia, sono costretti per ogni tipo di questione organizzativa a partire dalla formulazione delle graduatorie e dall’assegnazione degli incarichi, a fare riferimento a 2 uffici scolastici differenti, quello di Bari e quello di Foggia”.