Un gioiello barlettano, la chiesa che ospita la Comunità di Sant’Antonio. Dopo il suo restauro, nel 2001, è tornata alla fruizione come centro culturale e aggregativo della città, da sempre sotto la direzione di Riccardo Losappio. Come spesso accade, questi gioielli hanno bisogno di essere rinnovati ogni tanto: l’associazione Centro Studi Barletta in Rosa A.P.S. ha incrociato il destino di questo importante luogo, rendendosi disponibile al restauro dei portoni lignei della chiesa.

Per ora si è provveduto al restauro dei due portoncini laterali, in primavera sarà restaurato quello centrale. «Sono veramente grato all’associazione – così Riccardo Losappio, direttore della Comunità di Sant’Antonio di Barletta – Dietro l’impegno di persone che lavorano nel campo della cultura, vedo anche che il grande Regista che sta Lassù si serve di queste potenzialità che operano nel territorio; mi auguro che questa chiesa possa tornare a splendere e rendere meglio questo servizio nel campo della cultura».

All’inaugurazione di ieri sera, erano presenti l’Arcivescovo di Barletta-Trani-Bisceglie, mons. Leonardo D’Ascenzo e la presidente di “Barletta in Rosa”, Mariagrazia Vitobello, che a nome dei diversi soci ha consegnato simbolicamente le opere restaurate; come ha ricordato l’Arcivescovo, le porte hanno un significato simbolico molto importante, soprattutto quelle di una chiesa. Questa è stata l’occasione anche per celebrare i 10 anni di attività dell’associazione in città, sempre a fianco della cultura.