Al momento resta confermato lo sciopero di 48 ore dei distributori di carburanti dalle 19 di martedì 24 a giovedì 26 gennaio. Lo stop all’erogazione riguarderà anche gli impianti self service anche se saranno assicurati i servizi minimi essenziali. A comunicarlo sono stati gli organizzatori e cioè le sigle sindacali Faib, Fegica, Figisc-Anisa. «Al governo i benzinai chiedono di fare il governo non di venirci incontro», ha spiegato il Presidente di Fegica Roberto Di Vincenzo. I gestori, infatti, spiegano come per evitare lo sciopero basterebbe predisporre un protocollo d’intesa da sottoscrivere per dimostrare la volontà collegiale di assumere impegni concreti ad intervenire in modo strutturale su questa questione. Il Presidente di Fegica ha ricordato come per i gestori il margine di guadagno sia di soli 3 centesimi al litro lordi e cioè meno dell’1,7% sui prezzi dei carburanti attuali.

Le parti continuano ad incontrarsi anche in queste ore con diverse modifiche allo studio del governo come per esempio l’obbligo di comunicazione dei prezzi medi della benzina settimanali e non giornalieri oltre che ad ogni variazione del prezzo. E si lavora anche sulle sanzioni come la chiusura dei distributori per omessa comunicazione oltre che sulle multe con una sensibile riduzione rispetto al testo iniziale del decreto.