Tornano puntuali, anche quest’anno, come piacevole consuetudine del Teatro “G. Curci” il Concorso Internazionale di esecuzione pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”, giunto alla 26° edizione, e il 33° Concorso Internazionale per giovani musicisti “Città di Barletta”. Il primo si svolgerà dal 10 al 14 maggio prossimi, mentre i giovani musicisti si confronteranno dal 16 al 21 maggio; i concorsi come sempre sono organizzati dall’associazione “Cultura e Musica – G.Curci” con la guida del maestro Francesco Monopoli.

L’associazione, molto presente sul territorio, ha realizzato oltre 2000 manifestazioni negli anni di prestigio nazionale ed internazionale. Al pianista Mauro Paolo Monopoli viene dedicato annualmente il Concorso che dal 1999, come anche in questa edizione, gode del riconoscimento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, oltre che della Regione Puglia e ovviamente del Comune di Barletta.

Questa mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei Concorsi musicali e internazionali 2023, presso il foyer del Teatro “G. Curci”, alla presenza del maestro Francesco Monopoli nelle vesti di padrone di casa, del vicesindaco Giuseppe Dileo, dell’assessore alle Politiche Sociali Rosaria Mirabello, al dirigente comunale alla Cultura, comandante Savino Filannino e il rappresentante della Buzzi Unicem – stabilimento di Barletta. I Concorsi hanno un montepremi complessivo di 30 mila euro e di ben 20 concerti-premio. I premi più importanti sono offerti dagli sponsor dell’iniziativa, come la Buzzi Unicem, la Fondazione Megamark Onlus e il Nuovo IMAIE che riconferma un premio speciale di 10 mila euro; altri premi speciali sono “Gabriella Cipriani” per ricordare una giovane validissima violinista che ci ha lasciato troppo presto destinato alla sezione archi e “Marida Bonadies – Barletta Ricettiva” per le sezioni musica da camera e pianoforte

«Saranno giorni intensissimi dedicati al confronto – interviene così il maestro Monopoli – pacifico delle varie scuole musicali .Questa rassegna annualmente fa intervenire partecipanti da oltre 30 nazioni, speriamo che questo serva a rendere più internazionale il nostro territorio, a favorire i flussi turistici della città, ma soprattutto aiutare i giovani artisti nella loro carriera e nel di dialogo fra le varie culture internazionali. L’anno scorso l’appuntamento ha ospitato artisti, da tutta l’Europa, Australia, Singapore, Uzbekistan, Stati Uniti, Paesi orientali, tra cui anche Cina e Russia. «Speriamo che la musica favorisca un processo di pace».