L’internazionalità dell’illustre impressionista barlettano Giuseppe De Nittis offre uno straordinario trampolino di lancio per l’immagine, presente e futura, della città di Barletta nel mondo. Investire sulla valorizzazione di un’inestimabile donazione, quella di Leontine Gruvelle De Nittis, è la giusta anticamera per dimostrare la grandezza dell’arte in generale, e del nostro Peppino in particolare. Ieri, presso la Sala Capitolare-Minerva del Senato della Repubblica in Roma, si è svolto il convegno di presentazione del Catalogo “Giuseppe De Nittis. La donazione di Leontine” curato da Renato Miracco, che è anche stato l’organizzatore della mostra di Washington realizzata negli scorsi mesi, e curatore dell’attuale nuova esposizione presso Palazzo Della Marra.

«Non ci fermeremo con la stupenda esperienza di Washington – ha esordito il sindaco di Barletta, Mino Cannito a Roma – vogliamo proporre il nostro più importante ambasciatore culturale a Londra, a Milano, e all’Expo 2025 di Osaka». Dunque, un chiaro impegno di quest’Amministrazione comunale, anche nel solco del lavoro iniziato da quelle precedenti, collaborando con le diverse Istituzioni, sia a livello locale che nazionale «per continuare a raccontare questa splendida storia pugliese di amore per l’arte, la bellezza e la cultura».

La pubblicazione del volume è edita da Gangemi Editore, per il quale è intervenuto Francesco Maria Spanò della LUISS “Guido Carli”. L’incontro è stato introdotto e moderato dal giornalista del TG2, Adriano Monti Buzzetti presentando questo nostro «pittore d’esportazione barlettano». Cannito ha ringraziato l’ex dirigente comunale al Settore Cultura, Santa Scommegna, oggi consigliere comunale, poiché già negli anni passati si era impegnata per avviare questo discorso di promozione, che ieri ha visto un traguardo di un lungo lavoro, insistendo sul concetto che l’arte non deve restare nei musei, ma aprirsi al mondo. La Regione Puglia ha sostenuto questi progetti e ieri era presente, come delegata del presidente Emiliano, la consigliera regionale, Grazia Di Bari.

Lo stesso Miracco ha ricordato il fattivo sostegno del Ministero Della Cultura sia a favore del catalogo che della mostra americana: «Abbiamo allargato l’influenza del De Nittis anche ad altri studiosi internazionaliۛ». Un lavoro editoriale che ha visto la collaborazione d’importanti esperti, di levatura nazionale ed internazionale, con la traduzione in lingua inglese (già andata esaurita). Palazzo Della Marra è per il curatore un “museo dell’identità” cittadina, artistica e culturale; un altro tassello del percorso che porta alla promozione della città è offerto proprio dal prestito di un quadro di De Nittis per due anni “Strada da Napoli a Brindisi” ricevuto dal Museum of Arts di Indianapolis oggi visitabile a Barletta. «Questo è un nuovo capitolo della carriera di De Nittis, ed è alle prime pagine».

I saluti istituzionali sono giunti dall’organizzatore del convegno, sen. Filippo Melchiorre e dal sen. barlettano Dario Damiani, intervenuti al fianco del Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione, il pugliese Pietro Curzio e del presidente delle Accademie di Belle Arti, Giuseppe Soriero. Degno di nota l’intervento del critico d’arte, Giorgio Di Genova, che ha sostenuto innanzitutto il grande lavoro di ricerca dei diversi studiosi che hanno collaborato ai testi. Non è riuscito a intervenire, come da programma, il Ministro Sangiuliano poiché impegnato nel Consiglio dei Ministri, ma il suo saluto è arrivato dal Capo della segreteria tecnica del Ministro della Cultura, Emanuele Merlino.

Ha concluso la presentazione, l’intervento dell’assessore barlettano, Oronzo Cilli.