Proprio le tradizioni religiose in città di questi giorni ci suggeriscono un proverbio: la cera si consuma e la processione non cammina! In questo caso ci riferiamo al prosieguo della progettazione  prevista per il camminamento pedonale per raggiungere il Trabucco sul “braccio” di Levante.

La valorizzazione del manufatto ligneo, completamente ricostruito grazie ad un finanziamento regionale, non può dirsi compiuta e soprattutto utile fino al suo definitivo ‘congiungimento’ con la cittadinanza. Importante opera che ricorda l’attaccamento di Barletta con l’attività di pesca, ne faceva nei decenni passati un principale luogo di attrazione e di lavoro, restando l’ultimo esemplare più meridionale della costa Adriatica. Ma questo non può essere considerato visitabile, né quindi valorizzato appieno, poiché si trova su una zona che ufficialmente sarebbe inaccessibile per tutti, ma che risulta uno dei luoghi più frequentati nella storia dai barlettani, rappresentando l’unica scogliera (artificiale) della nostra costa.

Ricorderemo che già a fine maggio 2020 si era giunti a siglare, da parte del Comune di Barletta, un protocollo d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, rappresentata dal presidente Ugo Patroni Griffi, impegnandosi al finanziamento di 600mila euro per la realizzazione delle opere previste: il rifacimento della pavimentazione; l’installazione di balaustra anti-caduta sul lato porto; l’installazione di un sistema d’illuminazione a pali; fornitura di uno o più erogatori di acqua e luce; sistema di videosorveglianza; lavori di arredo urbano.  Insomma, incassata la disponibilità da parte dell’AP di investire sul cosiddetto waterfront di Barletta, tutto sarebbe pronto.

Il manufatto ligneo ricostruito è stato consegnato a fine dicembre 2019; il “ragno” simbolo di un legame indissolubile con il mare, è stato fotografato e visitato comunque da molti barlettani in questi anni. Tuttavia l’accesso è interdetto, soprattutto per i disabili in carrozzina che non riescono a superare lo sbarramento che ne segna il divieto di accesso e pericolosità. Ma del percorso non se ne vede traccia.

Interessante, in questi mesi è intercorsa la proposta per la gestione del Trabucco, a mezzo stampa, della sezione barlettana della Lega Navale, considerando anche il prossimo Mondiale di Coastal Rowing che avrà un’attenzione internazionale dell’immagine cittadina; l’associazione si è offerta di organizzare la gestione con eventuali altre associazioni culturali cittadine, sottolineando anche il valore storico di questo manufatto.

A questo punto ci chiediamo cosa ne sia di quella progettazione, cosa intende fare il Comune per non perdere ulteriore tempo e rischiare, magari, il finanziamento promesso. Come spesso accade in città, questa resta una situazione abbastanza immobile e atavica, ma speriamo che presto possano esserci novità, vista anche la bella stagione ormai prossima.