È giunta al termine venerdì 5 maggio a Barletta -in attesa della tradizionale edizione estiva- il capitolo primaverile della rassegna “Storie e libri” con la presentazione del libro “Stringimi a te, non ti ho donato la vita ma la vita mi ha donato te”, edito da Garzanti nel 2022 e scritto da Sarah Maestri, attrice italiana che tutti ricordiamo nel ruolo di Alice Corradi in “Notte prima degli esami” ed attualmente madre adottiva di Alesia, protagonista della sua opera. 

Nel terzo evento della rassegna organizzata dall’associazione Piazza Marina a dialogare con la scrittrice è stato Tommy Dibari, scrittore, psicologo e anche lui genitore adottivo. All’improvviso ha fatto un lavoro straordinario con sé stessa: non ha combattuto -sottolinea il relatore-  potrebbe sembrare un’affermazione forte perché effettivamente l’adozione è una battaglia. Sarah però è stata capace di fare un lavoro su stessa e lasciare spazio a quel percorso che stava vivendo, fatto di difficoltà ma poi anche di conquiste».

Un libro scritto a quattro mani («All’improvviso me e Alesia») spiega l’autrice, e che emoziona e coinvolge tutte le persone presenti nella cornice del Circolo Unione affrontando una tematica -quella dell’adozione ma anche del difficile rapporto tra genitori e figli- che interessa ogni fascia di età in  modo trasversale. Sarah aveva poche certezze ed una di queste era che non provava il desiderio di avere un figlio. Una vita frenetica e in cui si sentiva realizzata professionalmente. Finché un giorno un suo amico, Carmine, le chiede di ospitare per 90 giorni una bambina che viene da Chernobyl e vive in orfanotrofio, venuta in Italia per le vacanze. Con un pizzico di incoscienza, Sarah accetta. Ancora non sa che quell’incontro le cambierà la vita. All’aeroporto arriva in ritardo, cerca tra la folla il gruppo di bambini e poi la vede. «All’improvviso – racconta – mi sono trovata inginocchiata di fronte ad una bambina che mi guardava seria, con le sue trecce ben ordinate, i suoi occhi che raccontavano più di tante parole. Ho sentito la sua risata contagiosa e l’unica cosa che sono riuscita a dire è stata: «Sei bellissima. Con il suo passato doloroso e le sue domande, trascinandosi dietro una valigia vuota, ho sentito subito qualcosa di indescrivibile». Alesia entra così nella vita di Sarah per non uscirne più. Giorno dopo giorno, quella bambina le insegna ciò che ha sempre temuto di diventare: una madre. Eppure manca qualcosa. Sarah non sa che, in quanto single, potrebbe adottare Alesia. Quando se ne rende conto, capisce che deve far di tutto per dare a quella bambina la vita e l’affetto che si merita. Decide così di affrontare una legge italiana che rende difficili le adozioni ad una donna single. Quella battaglia però, dimostra di volerla e saperla vincere e, dopo anni di difficoltà, nel 2018 riesce ad adottare Alesia diventando una delle prime donne single a farlo. 

Per Sarah e Alesia non ci sono stati nove mesi di tempo per conoscersi, ma solo una «gravidanza adottiva come la definisce Tommy Dibari, un utero cardiaco attraverso cui Sarah ha potuto conoscere e curare le ferite di una bambina con un passato difficile, due precedenti adozioni fallimentari, che non aveva niente ma che le ha insegnato «la gratuità dell’amore».

A cura di Francesca Caputo