Da Londra a Nardò, 2260 chilometri attraversati in una sola mattinata, solo per il Barletta, impegnato oggi pomeriggio alle ore 16 nell’attesissima semifinale playoff contro i granata in terra neretina. Il viaggio di passione di Angelo Salvemini(nella foto con la sciarpa biancorossa), partito questa mattina alle ore 6:00 dalla capitale del Regno Unito, e arrivato alle ore 10 all’aeroporto ”Karol Wojtyla” di Bari per seguire la sua squadra del cuore. Una bellissima storia che, come ci racconta il venticinquenne barlettano intervenuto ai nostri microfoni, parte da lontano.

”Sono legato a questi colori da quando sono bambino e, per il Barletta, ho fatto tante trasferte, anche in città logisticamente più lontane. Una passione che non si è mai sopita, nemmeno quando la vita, sei anni fa, mi ha portato a Londra, città in cui sono responsabile di un ristorante. Devo confessare che non è la prima volta, è capitato anche in altre occasioni che prendessi un permesso e attraversassi l’Europa per vedere la mia squadra: per il Barletta è minimo. Sono partito alle 6 e sono arrivato alle 10: zainetto e ritrovo con amici che mi hanno preso all’Aeroporto di Bari Palese e con loro arriverò a Nardò per vedermi una partita che spero sia indimenticabile. Sicuramente, quando ci sarà l’opportunità, ripeterò questa esperienza”.  Quando il calcio è passione e attaccamento: tra gli oltre mille spettatori che ci saranno a Nardò tra un paio d’ore, ci sarà anche un giovane ragazzo che, per la sua maglia del cuore, è stato disposto a lasciare Londra per incitare la propria squadra al successo. Chapeau.

A cura di Giacomo Colaprice