Quasi raddoppiati i costi dei lavori per rendere percorribile ai pedoni il tratto del molo di levante fino al Trabucco. Siamo a riferire dell’ultimo passaggio che riguarda i tanto attesi, e da noi spesso sollecitati, lavori per la realizzazione e messa in sicurezza del “camminamento per il Trabucco”. Si tratta, infatti, di dar seguito alla riqualificazione del “ragno” ligneo, ormai completamente ricostruito, consegnato nel dicembre 2019.

La riqualificazione si era avuta grazie ad un finanziamento regionale. Tuttavia, questa non può dirsi compiuta fino al ricongiungimento della struttura alla città, attraverso un camminamento attrezzato, previsto dal progetto iniziale. Il Trabucco non è raggiungibile, come ricordato dallo sbarramento all’inizio del braccio, seppure risulti uno dei divieti più elusi della nostra città poiché, da generazioni, i barlettani vogliono poter raggiungere l’unico tratto di scogliera (artificiale) presente sulla nostra costa. Il manufatto rappresenta un legame indissolubile di Barletta con il mare: intere famiglie si garantivano il sostentamento grazie all’attività di pesca dell’esemplare più meridionale della costa pugliese.

Quindi, la necessità di provvedere al più presto a rendere il luogo sicuro e accessibile. Dal maggio 2020 l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in quanto l’intero molo di levante è di pertinenza di quest’ultima, ha assicurato un finanziamento di 600mila € per la realizzazione di tale camminamento, prevedendo: il rifacimento della pavimentazione; l’installazione di balaustra anti-caduta sul lato porto; l’installazione di un sistema d’illuminazione a pali; fornitura di uno o più erogatori di acqua e luce; sistema di videosorveglianza; lavori di arredo urbano.

Il progetto definitivo – esecutivo redatto dall’arch. Paolo Maffiola dello studio “Ricerca & Progetto – Paesaggio Architettura Urbanistica Srl” di Bari, ha tuttavia superato i costi previsti, probabilmente anche per il passare del tempo, dal quadro tecnico-economico si evince una maggiore spesa di oltre 1,1 milioni di euro, rispetto al finanziamento concesso dall’AP con cui il Comune aveva siglato un Protocollo d’intesa. Ecco il motivo per cui tutto è fermo! Non proprio, però, in verità il sindaco Cannito nel mese di marzo scorso ha scritto nuovamente al presidente dell’AP, Ugo Patroni Griffi, chiedendo di approvare quel progetto e di recuperare e stanziare ulteriori risorse finanziarie. La richiesta finora non ha ricevuto risposta, facendoci temere che quel luogo che collega alla storia delle tradizioni marinare non possa completare il suo cammino per la rinascita; la sua rivitalizzazione rischia di arenarsi, salvo che non si trovino i finanziamenti necessari a valorizzare un’importante area turistico – culturale e produttiva del nostro territorio.