Il forte impegno civile del Teatro dei Borgia è presente a Roma con due momenti che aprono e chiudono nella Capitale una serie di commemorazioni relative al centenario del delitto Matteotti. Elena Cotugno e Gianpiero Borgia perseverano nel lavoro della Trilogia dei Miti e della serie dei Ritratti: una capillare ricerca e una attenta analisi per portare “la realtà nel teatro”.
In particolare il Teatro dei Borgia (sostenuto dalla Fondazione Di Vagno e dal Comune di Roma) nella notte tra il 9 e il 10 giugno propone “Matteotti in the Sky”. Un evento in concomitanza con la mostra “Giacomo Matteotti. Vita e morte di un padre della democrazia” in corso a Palazzo Braschi e che partirà con la chiusura delle urne delle Elezioni Europee e Amministrative. Elena Cotugno (attrice pugliese pluripremiata per le sue vibranti interpretazioni e rivisitazioni di figure classiche e storiche) dal terrazzo del Museo reciterà un estratto dall’ultimo discorso tenuto dal socialista alla Camera dei Deputati il 30 maggio 1924. Sulla facciata della struttura scorreranno immagini di repertorio (accompagnati da una musica in sottofondo) e documenti originali che ricostruiranno il clima dell’epoca fascista. Si alterneranno contributi, approfondimenti voci di storici, autori e studiosi tra cui Alberto Aghemo, Mauro Canali, Daniela Mazzucca, Miguel Gotor, Vincenzo Vita, Vittorio Zincone.
La sera di lunedì 10 giugno, invece, alle ore 21.00 al Teatro Argentina sarà di scena “Giacomo. Un intervento d’arte drammatica in ambito politico”. Elena Cotugno è la straordinaria interprete della lettura dei verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924 che racchiudono il clima di violenza e di rappresaglia che si respirava in quegli anni. Il progetto del Teatro dei Borgia, con la drammaturgia firmata da Elena Cotugno e Gianpiero Borgia (che ha curato anche ideazione, regia e luci) è coprodotto con Artisti Associati di Gorizia, con i costumi di Giuseppe Avallone e lo spazio scenico di Filippo Sarcinelli. La pièce si avvale del sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del patrocinio del Comune di Fratta Polesine, Fondazione Giacomo Matteotti, Fondazione di Studi Storici Filippo Turati e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli.
“Il fantasma che vogliamo far apparire non è Matteotti – sostengono Elena Cotugno e Gianpiero Borgia – ma il discorso politico, quello vero, incisivo che si fa destino nella vita degli uomini e storia in quella dei popoli. Crediamo che se il teatro vuole riprendersi il suo posto nella polis, sui palcoscenici devono prendere corpo le parole attorno a cui si costruisce la comunità politica, parole che sono a fondamento della Repubblica”.
“Giacomo” proseguirà il suo tour il 12 giugno a Udine; il 22 giugno ad Ostuni; il 23 a Ruvo di Puglia; il 21 settembre a Fratta Polesine (città natale di Matteotti); a fine settembre all’Istituto di Cultura di Parigi; il 7 settembre a Bologna.