Giungono voci poco edificanti sul futuro del Consiglio di Amministrazione della BAR.s.a.
Pare, infatti – ecco la nota diffusa dal gruppo consigliare di Forza Italia: Giovanni Ceto, Antonio Comitangelo, Michele Maffione, Raffaella Piccolo, Marcello Lanotte – che in queste ore siano state richieste le dimissioni ai suoi componenti, mentre a Palazzo di città era in corso una riunione di maggioranza allargata a un nuovo ingresso dal centrosinistra. Pare, ancora, che il motivo di questa richiesta di dimissioni, vada ricercato nel ricatto politico di qualche Consigliere comunale, che minaccia, in caso contrario, di non partecipare al voto nel Consiglio comunale di domani sulla TARI.
Questa ipotesi, che noi auspichiamo non corrisponda al vero, qualora dovesse concretizzarsi, oggi o nei prossimi giorni, sancirebbe, una volta e per tutte, che Cannito è sotto ricatto politico di chi sta con lui solo per chiedere poltrone ed incarichi, senza alcun pudore e dignità politica, ma soprattutto incurante delle reali sorti della città. Se questo inquietante scenario dovesse avere come attori protagonisti soggetti provenienti dal centrosinistra, che ipocritamente accorreranno, con il loro voto favorevole, come “crocerossine” al capezzale di Cannito, beh dovremo prendere atto che le illazioni e le farneticazioni del Partito Democratico, si saranno trasformate in amare e scomode verità, delle quali gli ortodossi amici di Fratelli d’Italia, e non solo, dovranno rendere conto, quanto meno pubblicamente. Stavolta confidiamo di non ricevere solo insulti, ma spiegazioni rispetto a questa visionaria (?) commistione tra il centrodestra ed il centrosinistra che, a nostro avviso, non può che qualificarsi indiscutibilmente con una sola parola: inciucio!
Noi rivendichiamo di essere lontani da queste logiche di voti in cambio di poltrone, soprattutto se si parla di un’azienda che fattura milioni di euro dei barlettani.
Ribadiamo, da parte nostra, che il nostro voto sulla TARI sarà favorevole solo nel caso in cui gli aumenti non cadranno sulle famiglie e le imprese barlettane, diversamente voteremo contro. L’invito, infine, che facciamo al Sindaco Cannito è quello di cimentarsi a recuperare soldi della Pubblica Amministrazione e di lasciar perdere chi vorrebbe iniziare la sua esperienza da “rendento” opportunista nella sua maggioranza. Difenda realmente Barletta ed i barlettani, ritrovando lo spirito iniziale di questa esperienza amministrativa.