È tornato a riunirsi ieri pomeriggio il Consiglio comunale di Barletta, presso la sala consiliare di via Zanardelli, affrontando la questione che ha tenuto banco sui media locali in questi giorni riguardo la tariffa TARI.
La seduta è iniziata, come di consueto, con le domande di attualità e interrogazioni rivolte dai consiglieri all’Amministrazione. Tra queste ci sono state due domande su tema simili che riguarda la gestione del patrimonio verde cittadino, in particolare il patrimonio arboreo con la richiesta esplicita della consigliera Diviccaro (Coalizione Civica) del cosiddetto Bilancio arboreo annuo da pubblicare come indicato dalla legge, inoltre la consigliera Cascella (Partito Democratico) ha insistito sulla necessità del rispetto del Regolamento sul verde pubblico comunale, realizzato durante l’amministrazione Cascella, che prevede la sospensione della potatura degli alberi da marzo a ottobre. L’assessore al Verde Pubblico Scazzeri ha assicurato che tali tempistiche vengono rispettate tranne che per alcuni esemplari che sono stati oggetto d’intervento fuori tempo poiché non garantivano la sicurezza pubblica. Si è tornati ad insistere sulla necessità di un censimento del patrimonio verde cittadino, che pare sia in via di definizione.
Simbolica ma piena di significato la breve cerimonia con l’approvazione all’unanimità della delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria in favore dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del comandante provinciale Massimiliano Galasso. Prossimamente verrà organizzata una cerimonia pubblica per la conferma di tale concessione.
Il centro della discussione della seduta di ieri è sicuramente stato quello riguardante la possibilità dell’aumento della tassa sui rifiuti (TARI), ricadente sul Piano Economico Finanziario (PEF) degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani. Questa volta, possiamo dire che la montagna non ha partorito un topolino: si tratta di un importante raggiungimento cioè il paventato aumento non ci sarà. Non aumenterà la tassa che graverebbe inevitabilmente e direttamente sulle tasche dei barlettani. Per giungere a tale risultato si è dovuta bocciare, all’unanimità, la proposta di delibera confezionata dalla stessa amministrazione Cannito. L’aggravio di oltre un milione di euro sarà compensato in parte dagli utili di Bar.S.A. degli ultimi due anni (per 500mila euro), in parte dai capitoli di spesa per la Disfida, in parte dallo Sport e ulteriori risparmi saranno racimolati. Tutto questo è scaturito da un’infiammata polemica degli scorsi giorni, in cui si è confuso il tema con discorsi politici e non, pro o contro Cannito e la sua maggioranza. Sta di fatto che la questione non pare concludersi con lo scampato aumento di quest’anno; ci sono responsabilità della Regione Puglia, ma anche del Comune di Barletta che purtroppo registra un calo vertiginoso della percentuale di differenziata e dunque aumenta il quantitativo dei rifiuti indifferenziati da smaltire, non rientrando nei comuni virtuosi che hanno diritto a sostegni regionali economici maggiori che aiuterebbero a coprire gli inevitabili aumenti della tassa. Il botta e risposta tra maggioranza e opposizione, tra destra e sinistra, riflettendo quanta più responsabilità della Regione o del Comune, è una chiara dialettica politica che per fortuna per i barlettani questa volta sembra aver avuto un lieto fine.
Non è chiaro a chi si possa ascrivere tale risultato, forse a tutti. Resterà il monito ai barlettani di continuare come qualche anno fa, raggiungendo percentuali elevate di differenziata; ora, il dibattito politico sicuramente si sposterà su altri temi.