Appuntamento su due fondamentali temi dell’attualità politica nazionale, come la proposta di abrogazione della legge sulla cosiddetta Autonomia differenziata, e per l’approvazione della legge sullo Ius Scholae, organizzato dalla sezione barlettana di ItaliaViva.
L’impegno del partito di Matteo Renzi si è visto già nella raccolta di firme (che prosegue) a sostegno del referendum per chiedere l’eliminazione della riforma del ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli e tanto cara alla Lega. La legge voluta da questo Governo, è stata già motivo di una copiosa raccolta di firme (già raggiunta la quota necessaria) contrarie a questa impostazione che di fatto andrebbe ad accentuare un gap esistente tra il Nord e il Centro-Sud. La discussione entra nel vivo anche a Barletta, ieri con la partecipazione all’incontro presso il ristorante Il Covo delle Sirene, dell’ex ministro on. Teresa Bellanova.
Inoltre si è parlato di un tema tanto discusso negli ultimi giorni per via dell’apertura di Forza Italia all’introduzione di un diritto già molto caro a tutto il centrosinistra cioè quello di dare la cittadinanza italiana agli immigrati che abbiano completato almeno un ciclo scolastico. A parlarne il prof. Riccardo Losappio sul tema “Diritto di cittadinanza” con Lazzaro DiTrani, Presidente cittadino di ItaliaViva di Spinazzola.
«Noi facciamo questa iniziativa come lo stiamo facendo su tutto il territorio nazionale per raccogliere le firme – così l’on. Bellanova – ma anche per confrontarci con i cittadini su un tema che è di grande rilevanza come è stato dichiarato in questi giorni da autorevoli esponenti della CEI, è un cavallo di Troia per dividere il Paese, perché l’autonomia differenziata vuol dire che i ricchi continuano ad avere quello che hanno e i poveri continuano ad avere poco, perché se fai una legge e dici che la fai ad invarianza di spese vuol dire che sulla Sanità le regioni che hanno di più continueranno a prendere di più; nelle regioni che hanno maggiori difficoltà, come quelle del Mezzogiorno, i cittadini per accedere a cure migliori dovranno spostarsi al Nord che ha attrezzature migliori. Sulla scuola, per favorire l’occupazione della gente hai bisogno di avere scuole a tempo pieno perché le famiglie non devono scegliere tra il lavoro e la cura dei figli e l’autonomia differenziata a invarianza di spese significa che al Nord che ci sono le scuole a tempo pieno continueranno ad esserci e nel Mezzogiorno le scuole a tempo pieno non si sa neanche cosa siano. Inoltre tra le materie relative all’autonomia differenziata, ci sono anche quelle della ricerca e innovazione: se il maggiore sviluppo ce l’hai al Nord, anche i finanziamenti arrivano alle Università ed enti di ricerca dove ci sono realtà di maggiore sviluppo. Quindi l’autonomia differenziata è una scelta che è contro il Mezzogiorno e fa male anche al Nord, perché se non riparte il Mezzogiorno non riparte il nostro sistema produttivo e quindi non riparte il Paese».
L’ex ministra è intervenuta anche a proposito della proposta di legge, già approvata alla Camera, riguardante la cittadinanza italiana: «Forza Italia non faccia dichiarazioni propagandistiche per alimentare un confronto all’interno del centrodestra, ma affronti seriamente questo argomento. La nostra proposta è lo Ius Soli, cioè chi nasce in Italia è cittadino italiano. M ora viene proposta una mediazione, partiamo dallo Ius Scholae perchè non è tollerabile che abbiamo nelle nostre famiglie e scuole tanti bambini e ragazzi che sono nati in Italia e vivono qui da tanti anni e che se devono andare a fare una gita scolastica all’estero, diventa un problema per i figli di immigrati»
Il saluto è giunto da Ruggiero Crudele, presidente provinciale di ItaliaViva BAT e da Nunzia Stella Dell’Aere, Presidente cittadina di ItaliaViva Barletta