“Da marzo ad oggi abbiamo garantito la continuità del servizio – dice Santa Bambace, Direttrice della Radioterapia di Barletta – lavorando con un solo acceleratore per 12 ore al giorno. Ora siamo pronti per sostituire anche il secondo acceleratore: lavoreremo solo con il nuovo ma facendo affidamento su una apparecchiatura all’avanguardia, che ci consente tempi di intervento più celeri nonché prestazioni sempre più precise. Anche la sostituzione del secondo acceleratore comporterà importanti lavori di riqualificazione dei luoghi”.
Con il nuovo acceleratore è possibile erogare le radiazioni solo in una selezionata fase respiratoria del paziente, opzione molto importante per trattare i volumi tumorali soggetti al movimento respiratorio come tumori polmonari, della mammella e del fegato. La precisione del posizionamento e la maggiore velocità di erogazione del fascio di radiazioni di alta energia consentiranno di trattare volumi tumorali molto piccoli ad altissime dosi, garantendo un maggiore risparmio degli organi sani adiacenti al volume tumorale. La definizione dei volumi tumorali di trattamento a cura dei medici radioterapisti è più accurata grazie all’uso dei nuovi software di registrazione delle immagini tumorali acquisite sia con la Tac di centraggio che con la Risonanza magnetica e con la PET. La precisione del trattamento è garantita dalla stretta collaborazione con l’unità operativa di Fisica Sanitaria il cui lavoro garantisce che la distribuzione di energia della radiazione per ciascun nuovo paziente sia la migliore possibile per colpire le cellule tumorali, salvaguardando al massimo gli organi a rischio.
Il numero complessivo di pazienti trattati nel 2023 dalla Radioterapia Oncologica dell’ospedale di Barletta è stato di 677 con un quantitativo globale di prestazioni erogate dalle unità operative di Radioterapia e Fisica Sanitaria pari a circa 90.000: le nuove tecnologie permetteranno di incrementare annualmente sia il numero di pazienti trattati che delle prestazioni erogate.
“Questo nuovo acceleratore lineare rappresenta una novità importante per le nostre capacità di trattamento, porta gli standard qualitativi sui più alti livelli possibili – dice Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt – ringrazio i pazienti che in questi mesi hanno sicuramente dovuto subire qualche disagio ma il rinnovo delle apparecchiature è indispensabile in reparti dove l’innovazione tecnologica può fare la differenza. Grazie ai tanti collaboratori sanitari e amministrativi, afferenti a servizi diversi, che hanno lavorato per questo importante risultato e continueranno a farlo per sostituire anche il secondo acceleratore lineare e completare così il progetto di rinnovamento dell’intero servizio”.




































