È tornato a riunirsi il Consiglio comunale di Barletta, riunitosi presso la sala consiliare di via Zanardelli questa mattina, affrontando subito la questione di stringente attualità che coinvolge la città tutta, la comunità cittadina: la situazione è delicata, ma nello stesso tempo urgente e importante l’intervento delle Istituzioni per tentare di sbrogliare la matassa che è alla base del prolungato sciopero dei lavoratori della Vingi Shoes in atto in questi giorni. La ditta barlettana minaccia il licenziamento di un centinaio di dipendenti, che vedono in bilico il proprio futuro con le altrettante famiglie, creando sostanzialmente un grave problema sociale per il territorio. A questo fine, il consigliere Doronzo di Coalizione Civica ha proposto una delibera consiliare che esprime solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’azienda, rafforzata dall’emendamento della consigliera Cascella (PD) volto ad invitare il Sindaco e l’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Barletta a sostenere un tavolo che si renda promotore di un dialogo tra i vari livelli istituzionali locali, regionali e nazionali. La delibera è stata approvata, così come emendata, all’unanimità dei presenti.

Tra le domande di attualità presentate dai consiglieri all’Amministrazione comunale, una degna di nota ha riguardato gli interventi previsti di “Risanamento conservativo del Castello di Barletta”, presentata dalla consigliera Scommegna a nome di tutto il gruppo PD: l’interrogativo sui lavori, riguardanti il rifacimento e l’accessibilità ai bagni oltre a quelli del risanamento del pontile di accesso e delle “bocche di lupo” dei sotterranei, che sarebbero dovuti essere ultimati in occasione della cena ufficiale con i Capi di Stato durante il G7 che poi, come è noto, è stata ospitata nel Castello di Brindisi, come già stabilito in una delibera di Giunta dell’aprile scorso. Con questa si stabiliva il carattere d’urgenza di tale intervento in quanto presso il Castello il giorno 13 e 14 giugno si sarebbe tenuto “l’evento internazionale denominato G7. Di ciò è stato realizzato poco, e in questi mesi i tanti visitatori sono stati costretti ad utilizzare i bagni al primo piano, dunque inaccessibili ad anziani e disabili. Saltato questo, i lavori tardano e, come spesso accade, le categorie deboli si trovano svantaggiate. L’esortazione a concludere i lavori sottende una chiara critica che apre ad una retorica domanda: se il G7 si fosse svolto questi sarebbero adempiuti ai primi di giugno, adesso si parla di fine novembre, per lavori che riprenderanno la settimana prossima, «Salvo ritardi nelle forniture dei materiali», come ha specificato l’assessore alle Manutenzioni, Lucia Ricatti. Quest’ultima fa sapere che in merito ai lavori per il pontile e per la ristrutturazione degli archi in Piazza d’Armi è in corso l’approvazione del rivisto progetto esecutivo a seguito delle osservazioni della Soprintendenza.

Approvati, successivamente, i debiti fuori bilancio anche grazie al sostegno del gruppo di Forza Italia che non ha fatto mancare la maggioranza necessaria, come chiarito dal capogruppo degli azzurri, Antonio Comitangelo.