Dopo un lungo periodo di stallo, la situazione politica attorno all’amministrazione Cannito sembra orientarsi verso una possibile stabilità. La principale frizione con Forza Italia, il partito centrale nella maggioranza, ha trovato un primo allentamento nelle recenti nomine assessorili, sebbene restino tensioni.
La designazione di Vincenza Dimaggio, subentrata ad Anna Maria Scommegna come nuova assessora con le deleghe ad Affari generali, Pari opportunità, Personale e Politiche europee, ha sollevato discussioni all’interno della maggioranza, con Forza Italia in testa. La provenienza di Dimaggio dal partito Azione ha innescato dubbi e frizioni, riflessi nelle dichiarazioni di alcuni esponenti locali. In particolare, il fondatore del movimento “Amico” Oronzo Carli ha criticato il processo, affermando che la decisione sulla rappresentanza è stata gestita esclusivamente da Ruggiero Mennea, consigliere regionale di Azione, senza un ampio confronto. Mennea stesso aveva smentito precedentemente l’ingresso formale di Azione nel governo cittadino, anche se in realtà il dialogo tra Azione e alcuni partiti della maggioranza come Fratelli d’Italia sembra ormai cosa inevitabile ed evidente.
Accanto alla nomina di Dimaggio, il 31 ottobre è stata annunciata anche quella di Nicola Salvemini come assessore alla polizia municipale e sicurezza in luogo di Valentina Scazzeri e, soprattutto, vicesindaco. Salvemini, esponente di Puglia Popolare, sposta gli equilibri in Consiglio Comunale: la lista di Puglia Popolare, fino a quel momento rappresentata in opposizione da Luigi Dimonte, passerebbe alla maggioranza, portando a 17 il totale dei consiglieri a sostegno di Cannito e garantendo alla sua amministrazione un margine di respiro nelle prossime sedute. Enpasse sbloccato o nuovi scenari in vista? Lo scopriremo solo vivendo.
A cura di Giacomo Colaprice