Tentarono il sequestro di un imprenditore di Barletta a scopo di estorsione nell’aprile del 2022 ma a gennaio del 2023 sono stati arrestati ed oggi sono arrivate le condanne. Si chiude così una vicenda in cui sono stati sette i condannati, cinque andriesi e due barlettani, tutti ritenuti colpevoli del tentato rapimento. In particolare per sei imputati Elia Amerigo (57 anni di Andria), Giuseppe Lapenna (49 anni di Andria), Luigi Pistillo detto Gino (39 anni), Savino Gorgoglione (37 anni di Barletta), Paolo Antolino (51 anni di Andria), Giovanni Matarrese (55 anni di Andria), il gup di Bari Rosa Caramia ha inflitto condanna alla pena di 6 anni ed 8 mesi di reclusione. Per Vincenzo Zicchillo, 25 anni di Barletta, invece, la condanna è a 4 anni e 5 mesi.

Nei confronti di tutti gli imputati è stata esclusa l’aggravante mafiosa richiesta invece dalla Dda, che aveva anche chiesto la condanna a 14 anni per i primi sei imputati e a 8 per Zicchillo. Il gruppo, secondo quanto ricostruito, avrebbe dovuto sequestrare l’imprenditore all’uscita della sua azienda, nella zona industriale di Barletta, farsi consegnare chiavi di casa e codici della cassaforte e rubargli soldi e gioielli. Ognuno avrebbe avuto un ruolo: alcuni imputati, appostati all’esterno dell’azienda, avrebbero dovuto informare gli altri degli spostamenti della vittima, altri ancora avrebbero dovuto materialmente eseguire il sequestro. Zicchillo, invece, si sarebbe appostato all’esterno della casa dell’imprenditore per monitorare i suoi spostamenti, quelli dei suoi familiari e segnalare l’eventuale presenza di forze dell’ordine. Il piano fallì per l’intervento della polizia che, indagando su altri sequestri-lampo avvenuti nella provincia di Barletta-Andria-Trani nei mesi precedenti, monitorò le conversazioni dei sette e riuscì a fermare Gorgoglione e Antolino, che in auto avevano una corda e un rotolo di nastro adesivo per eseguire il sequestro.