A cura di Floriana Tolve
Parentesi internazionale di grande rilievo al Teatro Fantàsia di Barletta con il workshop di Jean-Paul Denizon. Attore, regista, formatore teatrale di lungo corso, storico assistente di Peter Brook (scomparso nel 2022 a 97 anni), Denizon propone ai suoi allievi lezioni intensive, finalizzate a raccordare in perfetta armonia equilibrio ed emozioni, radiografando l’esistenza umana, la dimensione attoriale (tra corpo, spazio mentale e universo affettivo) senza trascurare gli esempi più calzanti relativi al mondo animale o vegetale. Un maestro che parla della funzione del gioco in ambito teatrale perché “tranne in greco e in italiano – precisa – nelle altre lingue, il verbo recitare si traduce con giocare e noi attori abbiamo una vita meravigliosa: giochiamo per il nostro pubblico”. La spiegazione diviene ancora più interessante quando Denizon parla di piacere come punto più importante del gioco. “È il piacere il senso che gli attori devono apprendere ascoltando il proprio corpo. Percezione legata alle emozioni, all’empatia con gli spettatori”.
Mai banale Jean-Paul eterna il teatro con racconti che richiamano nozioni scientifiche e culturali utili ad alimentare il sapere dei suoi giovani teatranti, giunti nella città della Disfida da varie regioni italiane. Il workshop (da mercoledì 27 novembre a domenica 1 dicembre) è inserito nel progetto “Scuola popolare delle Arti” promosso dal Fantàsia (direttore artistico Alessandro Piazzolla) e vincitore del bando Puglia Capitale Sociale.
Con il suo copioso bagaglio professionale, i successi, le sue numerose interpretazioni cinematografiche e teatrali, i suoi riconoscimenti (Premio del Pubblico e della Giuria al Festival Bavarese di Ingolstadt, il Bayericher Theater Preis a Monaco, il Grande Premio della Critica Greca ad Atene), Denizon persevera da quasi 40 anni nella formazione delle nuove leve. Magnetiche e concrete spiegazioni di un insegnante che ama l’Italia, ha sposato una catanese (vivono a Parigi) e mostra preferire il repertorio di Eduardo de Filippo e Leonardo Sciascia a quello di Pirandello. Tra i grandi attori italiani cita Marcello Mastroianni, incontrato più volte a Parigi. Rammenta con ammirazione le tante produzioni con artisti noti del calibro di Roberto Herlitzka (venuto a mancare lo scorso 31 luglio). Nella sua carriera da attore, il cruccio di non aver calcato il Petruzzelli. Nel 1991 la compagnia doveva portare in scena “La tragedia di Carmen” diretta da Peter Brook ma quando “arrivammo a Bari – racconta Denizon – sapemmo dell’incendio, scoppiato da poche ore e purtroppo lo spettacolo saltò”. In Puglia, fra le pièce dirette cita “Una scimmia all’Accademia” di Kafka rappresentato al Kismet di Bari con Saba Salvemini. Ben presto volerà in Grecia, ad Atene al Teatro Exstan dove sta curando la regia di “Giornate intere fra gli alberi” di Marguerite Duras.
“Viviamo di storie, abbiamo bisogno di narrazioni che ci fanno riflettere con il piacere di sentire, di piangere. Tutto questo è teatro, luogo di speranza, di utopie, dove c’è l’aspirazione di cambiare qualcosa in un mondo che va sempre peggio. Non possiamo rimanere fermi” chiosa sorridendo Jean-Paul Denizon.