Il solco è ormai tracciato, e prosegue il suo percorso principalmente nella divulgazione della cultura della ricerca scientifica. L’associazione “Il dono di Luca” interviene per la seconda volta a sostenere con un aiuto concreto la ricerca, questa volta a favore dell’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Ieri pomeriggio l’incontro presso la Sala Rossa “Vittorio Palumbieri” del Castello di Barletta, moderato dal giornalista Giuliano Foschini, per offrire la suddetta concreta mano alla ricerca, consegnando un assegno di 25mila euro.
L’organizzazione di volontariato è nata all’indomani della prematura scomparsa del giovane avvocato Luca Caruso nel marzo 2023, creata dalla forte volontà dei genitori e degli amici del giovane per ampliare un modello fondamentale che è quello della ricerca scientifica nella nostra quotidianità. Presente all’incontro il sindaco Mino Cannito, il presidente dell’Associazione Domenico Caruso, il Dirigente scolastico del Liceo Classico “Alfredo Casardi” di Barletta, Serafina Maria Sterpeta Ardito; ma l’occasione è stata quella di ascoltare la dott.ssa Angela Mastronuzzi, responsabile del UOS Neuro-Oncologia e la dott.ssa Maria Vinci PhD-ricercatrice-Unità di Ricerca Genetica e Epigenetica dei Tumori Pediatrici , entrambe dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
«L’argomento è estremamente delicato perché parliamo di malattie molto rare – così la Mastronuzzi – ma malattie per le quali investiamo tanto, dal punto di vista fisico, dal punto di vista culturale, ma anche per la voglia di dare, non soltanto, un’aspettativa di vita più lunga alle persone che si ammalano di tumore cerebrale, ma anche una qualità della vita che sia analoga a quella delle altre persone che non hanno mai sofferto di questa malattia. Quindi, la nostra ricerca praticamente va avanti in due direzioni: migliorare la percentuale delle persone che guariscono, ma anche migliorare la qualità della vita sia durante le cure che dopo le cure. Per fortuna più del 70% dei bambini che si ammalano di tumore al cervello oggi guarisce, non si può dire della stessa cosa degli adulti ma è pure vero che le malattie sono biologicamente differenti e la comprensione biologica delle malattie ci consente di identificare delle nuove alterazioni che possono essere suscettibili di terapie farmacologiche mirate». Tumori cerebrali nei bambini sono certamente una battaglia da combattere insieme e per questo bisogna tener presente le nuove frontiere nella ricerca dei tumori cerebrali, come ad esempio il ruolo della biopsia liquida, spiegato chiaramente dalle due dottoresse.
Ha fatto seguito la consegna del maxi-assegno, frutto della raccolta della collettività: «Grazie al cuore dei barlettani, sempre più proteso verso il mondo della ricerca – così Domenico Caruso – parteciperemo a un progetto molto innovativo che opererà in condivisione con diversi gruppi internazionali per la diagnosi e il trattamento dei pazienti affetti da Glioma diffuso della linea mediana». Il progetto tende a rendere possibile la diagnosi attraverso questa biopsia liquida su questo tipo di tumori che molto spesso non sono aggredibili chirurgicamente.
«Siamo e rimarremo una comunità solidale» ha ricordato Cannito esprimendo la vicinanza della città e nel suo personale ringraziamento per i genitori, la professoressa Paola Casale e l’avvocato Domenico Caruso che hanno portato avanti un progetto nella memoria di Luca.