Come preannunciato a mezzo stampa, il sindaco di Barletta Mino Cannito era oggi assente giustificato in Consiglio comunale per motivi istituzionali, essendo a Roma presso il Ministero della Cultura. «Sono a Roma per difendere la mia città e nell’interesse della mia città. Non sono qui per giocare. Sono qui per motivi istituzionali – ha scritto in contemporanea alla seduta il Primo cittadino sulla propria pagina dei social – non per problemi politici di maggioranza o per mancato rispetto nei confronti della città e dei cittadini, come vuol far credere qualcuno».

Tuttavia, i “problemi politici” ci sono, e l’ha confermato non l’assenza giustificata del Sindaco, ma l’assenza dei consiglieri della sua maggioranza, che pare fosse stata invitata dallo stesso Cannito a non essere presenti in aula. Le opposizioni erano presenti in aula, parliamo al plurale poiché in queste si sono definitivamente e chiaramente uniti i consiglieri facenti capo al gruppo di Forza Italia e Flavio Basile di “Barletta al Centro”. Tutti i punti all’ordine del giorno calendarizzati sono stati respinti per la mancanza del quorum deliberativo minimo necessario.

Tuttavia la seduta di oggi pomeriggio, presso la sala consiliare di via Zanardelli, si è aperta dedicando spazio alle domande di attualità rivolte all’Amministrazione. Dagli allagamenti per le piogge degli ultimi giorni, alla richiesta di attenzionare la zona della 167, in particolare il Parco dell’Umanità: «Ormai divenuto terra di nessuno» come ha ricordato la consigliera Dipaola (PD) ponendo la questione. Lo stesso è stato oggetto proprio di recente, come tutta la zona, di un ulteriore incremento del sistema di videosorveglianza, come sottolineato dal vicesindaco, con delega alla Polizia Municipale, Salvemini; ma evidentemente, ciò non basta e si dovrà provvedere ad una più sostanziale risoluzione della problematica.

Dopo tali discussioni il nulla, oltre alle chiare note polemiche delle opposizioni che hanno sottolineato il momento, definito “raccapricciante” e che sicuramente non ha offerto un grande spettacolo di democrazia. Rosa Cascella (PD), dopo che il proprio partito aveva proposto al Sindaco di ritirare la Giunta in cambio di nomine tecniche, ora è passata definitivamente a chiedere le dimissioni di Cannito.