«Studenti che inneggiano a Turetta, omicida di Giulia Cecchettin, scrivendolo sui muri del bagno della scuola offende profondamente non solo tutto il Liceo Classico di Barletta, ma un’intera comunità in un momento in cui tutti stiamo ancora riflettendo, e piangendo, le ultime giovani vite (Sara e Ilaria) diceva di amarle. Tutto questo fa riflettere molto su come la cultura dell’odio verso le donne e il sessismo sia penetrato profondamente nel mondo giovanile anche lì dove gli studi dovrebbero consegnare alla società giovani migliori a 360 gradi, non solo preparati negli studi classici e filosofici. Fortunatamente la manifestazione di oggi, davanti al Liceo più importante di Barletta, dimostra che gli autori sono isolati teppistelli che devono essere immediatamente individuati per essere più che puniti, educati al rispetto delle donne».
«Solidarietà alla preside, a tutto il corpo docente e ai liceali: il buon nome della scuola non deve essere messo in discussione per il gesto indegno di chi, speriamo, grazie al clamore della vicenda, ha capito di aver sbagliato. Sarebbe un bel gesto se, senza la necessità di essere individuato/i, chiedesse/chiedessero scusa a tutti».