Circa 400 presenze complessive in due giorni, 3000 utenti in media collegamento streaming sui cinque eventi in programma. Tanti spunti di riflessione e la consapevolezza di aver dato vita a una full immersion nel mondo della sostenibilità finalizzata alla vittoria di una delicata partita: ispirare ai principi di sostenibilità la gestione dei rifiuti, delle acque e dell’energia da fonti rinnovabili. È la mission portata a termine dalla terza edizione degli Stati Generali dell’Ambiente in Puglia, iniziativa organizzata da Ricicla Tv e Nica e ospitata dal Centro Congressi della Fiera del Levante. I principali temi oggetto della due giorni di dibattiti sono stati la gestione efficiente dei rifiuti, la transizione verso energie pulite e l’ottimizzazione del ciclo idrico.

L’obiettivo è stato quello di analizzare lo stato attuale dell’ambiente in Puglia, individuare criticità e valorizzare le buone pratiche già in atto. Attraverso lo scambio di esperienze e soluzioni innovative, si mira a elaborare strategie condivise che possano accelerare il percorso verso la piena sostenibilità della regione. Con una parola chiave al centro di tutto: sostenibilità. Un concetto ribadito da Luigi Triggiani, segretario generale di Unioncamere Puglia: «Noi europei siamo mediamente più anziani, non abbiamo le cosiddette terre rare, così non ci resta che esportare valori e sperare che le altre realtà ci inseguano. Oggi i consumatori scelgono sempre più posti sostenibili, le banche premiano chi ha certificazioni di sostenibilità. Sembra che gli indicatori vadano verso questa direzione, la linea del riciclo è segnata e le aziende devono insistere sulla sostenibilità come leva di competizione».

La transizione tra norme nazionali, leggi regionali e target europei è al centro della partita dell’acqua, ospitata dalla seconda e ultima giornata degli Stati Generali. Per Gianluigi Fiori, Direttore Ambiente ed Energia di Acquedotto Pugliese, «ci vuole maggiore consapevolezza di questo fenomeno che si sta sviluppando. Il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature stanno facendo sì che la possibilità di disporre in maniera continua della risorsa idrica per tutti gli usi sia sempre più ridotta. Serve una visione maggiormente sistemica, sia in termini di governance che sociale ed economica, con un occhio attento alla tecnologica. Vanno trovate risorse e metodologie utili per uno shift». Fari puntati sulle criticità agricole nella voce di Francesco Santoro, Direttore Generale del Consorzio per la Bonifica della Capitanata: «La diga di Occhito ha una situazione critica, rispetto all’anno scorso le risorse idriche disponibili sono dimezzate e ad oggi non possiamo programmare una stagione irrigua. Questo è drammatico, le produzioni subiranno una pressione notevole e quindi anche prodotti di eccellenza come i pomodori subiranno una riduzione evidente. Confidiamo in perturbazioni intense che possano garantire variazioni positive».


Ai momenti di confronto e discussione, sono seguiti anche tavoli di lavoro su temi strategici per la gestione d’impresa. Il primo workshop è stato sul RENTRI, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti che proprio in questi mesi sta entrando a regime tra non poche difficoltà e richieste di chiarimento da parte degli operatori. «Il quadro normativo va sistemato soprattutto sul lato dei decreti direttoriali – ha evidenziato Alessandra Verdone – Segreteria CN Albo Gestori Ambientali – le aziende hanno bisogno di certezze, poi occorrerebbe cristallizzare il momento in cui rendere immodificabile il dato che viene annotato sul registro cronologico di carico e scarico. Così a mio avviso la maggior parte dei problemi sarebbero risolti».

Il secondo workshop ha avuto finalità formative e ha riguardato Rating e bilanci ESG, strumenti per creare valore in azienda. Gli “Stati Generali dell’Ambiente in Puglia” si propongono come un laboratorio di idee e di esperienze, destinato a trasformare le sfide ambientali in opportunità di crescita e innovazione. Anche quest’anno gli Stati Generali hanno rappresentato un palcoscenico privilegiato per esaminare le sfide attuali e per delineare strategie condivise che possano contribuire a scrivere una nuova storia per il territorio. La via maestra per il 2026 è già tracciata mentre il dibattito sulle politiche territoriali e nazionali per la transizione ecologica proseguirà a Napoli dal 28 al 30 maggio nella nuova edizione del Green Med Expo & Symposium.