Il Partito Democratico nazionale ha deciso di escludere definitivamente il barlettano Filippo Caracciolo, consigliere regionale della maggioranza di centrosinistra di Emiliano, dalla lista dei prossimi candidati in Puglia e forse in generale per lo stesso partito.

Tutto ciò è scaturito dallo scandalo di queste settimane che ha coinvolto la moglie del Caracciolo, Carmela Fiorella, accusata di avere presentato una laurea falsa per partecipare alla posizione dirigenziale di Aeroporti di Puglia. Il documento del certificato di laurea in economia pare che non sia mai stato rilasciato dall’Università di Bari. La Fiorella si è poi dimessa dalla sua posizione, in modo da chiarire la questione.

Ovviamente il caso ha suscitato molte polemiche  e critiche dall’opposizione in Regione. Inoltre, ricordiamo che lo stesso consigliere regionale era stato già coinvolto in un processo relativo ad un appalto per la costruzione di una scuola a Corato. Queste indagini giudiziarie sommate allo scandalo della moglie hanno portato il PD a ritirarne la candidatura segnando un momento critico per la sua carriera politica.

Per il Partito è intervenuto il responsabile nazionale per l’organizzazione, Igor Taruffi, con una nota: «Il Partito Democratico della Provincia di Barletta-Andria-Trani è da tempo monitorato dalla segreteria nazionale a seguito dei numerosi esposti pervenuti dagli iscritti del territorio». La stessa segretaria nazionale Elly Schlein pare che abbia già chiesto a Michele Emiliano ‘di controllare’ la situazione pugliese infatti “le stesse dimissioni da ruolo di capogruppo del consigliere regionale Caracciolo sono state sollecitate dalla segreteria nazionale visto il suo coinvolgimento in procedimenti che lo rendono incompatibile con eventuali candidature nelle liste del Partito Democratico”.  Insomma il partito nazionale annuncia: «Nel territorio della Provincia BAT una specifica azione di riallineamento ai valori e principi della linea politica della segreteria nazionale attraverso un nuovo ciclo di dirigenti politici».

Insomma bisognerà vedere cosa accadrà nella politica locale e non solo perché questo è un passaggio destinato a creare turbolenze nella maggioranza e nell’opposizione sia in Regione, sia nel Comune di Barletta e sia a livello della segreteria del PD provinciale.