Anche questo 2025 volge al termine e anche quest’anno, come nei precedenti, non si è individuato alcun colpevole dell’inquinamento. È la denuncia del Comitato Operazione Aria Pulita che, attraverso il suo presidente, l’avvocato Michele Cianci, torna a puntare i riflettori sulla situazione ambientale di Barletta e dell’intero territorio della BAT.

In particolare, tutto tace circa l’emissione di polveri rossastre avvenuta oltre un anno fa. Le istituzioni avevano fatto sapere che tutto era secretato a causa del segreto istruttorio imposto dall’indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Trani.

«Ebbene, noi ci rivolgiamo per l’ennesima volta alla Procura ed in particolare al suo Procuratore Capo, dottor Renato Nitti», scrive Cianci nella nota diffusa in questi giorni. «Sì, perché vorremmo sapere cosa è accaduto ai nostri polmoni e a quelli dei nostri bambini. Vorremmo sapere, anche, a che punto è l’indagine sull’esposto depositato nel febbraio 2022, circa quattro anni fa».

Il presidente del comitato solleva interrogativi stringenti sulla legalità della situazione attuale: «Vorremmo sapere se è lecito e fino a quando lo sarà il fatto che le aziende insalubri continuino a lavorare con le autorizzazioni scadute da circa due anni».

Il riferimento è in particolare all’inceneritore o termovalorizzatore che, secondo la denuncia del comitato, «prosegue imperterrito a bruciare tonnellate e tonnellate di rifiuti appartenenti ad altri comuni, lontani dal nostro». I cittadini continuano a respirare quelle esalazioni «nonostante siano scadute le autorizzazioni provinciali da tempo, e questo significa per noi cittadini, non solo di Barletta ma di tutta la BAT, sentirci impotenti ed abbandonati».

Cianci sottolinea come, ad oggi, nonostante i grandi sforzi economici della Regione Puglia per oltre un milione di euro destinati al monitoraggio ambientale, non si sia ancora riusciti a risolvere la grave problematica che affligge il territorio.

«Durante queste festività, come dimostrano queste foto, giustamente le aziende proseguono ininterrottamente nella propria attività ed ingiustamente noi continuiamo a non sapere nulla», conclude il presidente del Comitato Operazione Aria Pulita, che coglie l’occasione per augurare buone festività a tutti, «nessuno escluso, nonostante l’amarezza per quanto innanzi descritto».