«Abbiamo avuto notizia di una relazione tecnica del CNR – Istituto di Ricerca sulle acque, a proposito delle attività di campionamento dell’acque sotterranee, con l’obiettivo di verificare la presenza di contaminazioni con analisi chimiche e biomolecolari. Dai risultati rappresentati sarebbero emersi superamenti di alcuni parametri». A rilanciare l’allarme sulla situazione ambientale a Barletta è una dichiarazione congiunta del deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe D’Ambrosio e la consigliera regionale pentastellata Grazia Di Bari.

Una situazione «esplosiva», è il rischio che si corre in città: questa la decisa denuncia dei due esponenti politici. «Da mesi segnaliamo l’importanza di controlli continui e di rendere noto alle popolazioni interessate i dati dei monitoraggi. Abbiamo deciso di inviare una lettera all’assessore regionale Domenico Santorsola, al presidente della provincia BAT Giuseppe Corrado e al sindaco di Barletta Pasquale Cascella, per chiedere quali iniziative, in base alle rispettive competenze, si intendono intraprendere sulla base di questi dati. Se consideriamo che i gestori della discarica Daisy di Barletta, come da verbale di riunione del 22 febbraio 2016 del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere pubbliche e Paesaggio, sezione ciclo dei rifiuti e bonifica per il servizio gestione dei rifiuti, hanno dichiarato che “è in corso presso la competente Provincia un procedimento di rinnovo/riesame AIA” e che “attualmente la tipologia di rifiuti conferiti non produce biogas, tuttavia al fine di poter smaltire anche rifiuti speciali derivanti dal trattamento degli urbani è stata avanzata separata istanza per ottenere, nel più breve tempo possibile, autorizzazione alla realizzazione ed esercizio del sistema di captazione del biogas; a valle di tale autorizzazione e con una eventuale deroga rispetto ai quantitativi giornalieri autorizzati (250 t/g) sarebbe disponibile ad accogliere 120-150 t/g max di rifiuti aventi CER 190501”, allora sappiamo che a Barletta si rischia una situazione esplosiva, già pesantemente sollecitata in negativo dalle questioni ambientali sulla qualità dell’aria»