Assistere ad un consiglio comunale della città di Barletta è un po’ come guardare e riguardare più volte un film: la trama è sempre la stessa. Anche la seduta di ieri infatti, come tante negli ultimi mesi è stata sospesa per mancanza del numero legale.

Il consiglio, iniziato nei locali della Sala Consiliare alle 17.30 con circa un’ora di ritardo rispetto alla convocazione (altra consuetudine tutta barlettana), vedeva 7 punti all’ordine del giorno, ma solo 3 di questi sono stati affrontati.

In avvio di assise la consigliera Campese (Sinistra Unita)  ha denunciato il mancato pagamento ai lavoratori della Puliservice per i mesi di ottobre e novembre scorso, nonché alcune inadempienze da parte del datore di lavoro, cioè il comune di Barletta, nei confronti dello svolgimento del lavoro in maniera corretta e regolare; «Situazione grave – ha ribadito il sindaco Cascella – di cui chiedo scusa anche a nome dei dirigenti comunali che si occupano della faccenda», accertando l’interessamento dell’Amministrazione per la rapida risoluzione dell’inconveniente con soluzioni “immediate e improrogabili”.

Successivamente, le Commissioni consiliari alla Cultura e alle Istituzioni introducendo il primo punto all’ordine del giorno (“Regolamento comunale per l’organizzazione del servizio per la celebrazione dei riti civili”) hanno presentato una proposta per i luoghi per la celebrazione dei matrimoni civili, in alternativa alla Sala Rossa del Castello, con un provvedimento illustrato dall’assessore alle politiche istituzionali, Patrizia Mele, su cui è intervenuto anche il presidente della VIII Commissione Doronzo.

Elenco dei luoghi alternativi alla Sala Rossa per la celebrazione dei riti civili
Elenco dei luoghi alternativi alla Sala Rossa per la celebrazione dei riti civili

 

Dopo una discussione su quale fosse il corretto tariffario da attribuire ai vari luoghi si è passati all’analisi di vari emendamenti ed infine alla votazione del provvedimento approvato all’unanimità con il solo voto contrario del consigliere Losappio (Gruppo Misto).

Esaurito il primo punto all’ordine del giorno si è passati al rapido esame e successiva immediata approvazione del punto 2 all’odg, relativo alla retrocessione e cessione bonaria di aree per l’attuazione della nuova sistemazione viaria per la rotatoria di via Foggia, illustrato in maniera eloquente dall’assessore ai Lavori Pubblici Marina Dimatteo.

L'assessore ai Lavori Pubblici Marina Dimatteo
L’assessore ai Lavori Pubblici Marina Dimatteo

 

Su proposta del consigliere Pd Pasquale Ventura si è poi deciso di anticipare la discussione del punto 6 dell’odg, ovvero quello relativo alla costruzione di una casa canonica (consistente in una palazzina di 3 piani più spazio riservato ai box) in via Vitrani sul suolo comunale dove è attualmente edificata la vecchia sede della Chiesa del Buon Pastore. La discussione su tale odg ha visto toni accesi con il prima linea la consigliera di Sinistra Unita Maria Campese, da sempre contraria ad un provvedimento da lei definito: «Non di pubblica utilità» e sostenuta nell’occasione anche dal consigliere socialista Cannito. A questo punto, un consiglio comunale che sembrava filare via senza sussulti si è avviato verso un epilogo, quello della sospensione, divenuto ormai consuetudine. Dopo la proposta di “super emendamento” (così definito durante la discussione) al progetto originario illustrata dal sindaco dopo una sospensione di circa 30′ minuti, la seduta si è sciolta, naturalmente prima del voto su tale super emendamento per mancanza del numero legale con solo dieci consiglieri rimasti in aula. L’appuntamento è ora fissato per venerdì alle 16.30 in una seconda convocazione nella quale si discuteranno i restanti 4 punti previsti dall’ordine del giorno.

Nulla di nuovo dunque, sugli schermi del consiglio comunale della città di Barletta che veleggia verso il 2017 con una maggioranza che naviga a vista ed un sindaco pubblicamente sfiduciato dai due consiglieri regionali del suo partito di riferimento.