Non c’era da attendersi epilogo differente da questo Consiglio comunale per cui già la seduta di prima convocazione di mercoledì scorso era stata sciolta per l’assenza del numero legale; come immaginabile anche la seconda convocazione di ieri pomeriggio si è sciolta; riunitasi per portare a termine i punti all’ordine del giorno, quelli riguardanti tre variazioni di bilancio e un riconoscimento dei debiti fuori bilancio, questioni tecniche che già in passato hanno visto vacillare il numero dei consiglieri di maggioranza presenti. L’assemblea non ha raggiunto il numero legale, seppur soltanto di 11 consiglieri previsto durante la seconda convocazione dal Regolamento del Consiglio comunale. Solo 10 i presenti, dopo l’abbandono dell’aula di tutte le opposizioni (Damiani-Forza Italia, Campese-Sinistra Unita e Cannito-PSI sono intervenuti per annunciare e motivare il proprio abbandono). Ma la vera opposizione a Cascella è il Partito Democratico, partito di maggioranza relativa che già da solo avrebbe potuto raggiungere i voti necessari. Del PD erano presenti in aula solo la consigliera Giuliana Damato, il consigliere Cosimo Bruno, oltre alla presidente del Consiglio, Carmela Peschechera, e ovviamente al Sindaco.

Non c’è da stupirsi: anche i consiglieri regionali barlettani del partito, Caracciolo e Mennea, recentemente in un’intervista hanno chiarito il punto. La guerra è con Cascella: il PD non si vuole assumere la responsabilità di mandarlo a casa, ma cercherà di logorarlo e portarlo all’esasperazione finché Cascella stesso non deciderà di lasciare. Dal canto suo il Sindaco pare voglia andare avanti finché non venga sfiduciato in Consiglio comunale. Ancora una volta il gioco logorante del cerino; lo stillicidio non certo va incontro alle necessità urgenti della cittadinanza barlettana. Bisogna che quel che resta della maggioranza di centrosinistra si assuma le proprie responsabilità, facendo cessare questo inutile gioco: dentro (davvero) o fuori.

Comunque una nuova seduta del Consiglio comunale è convocata già per lunedì 19, alle ore 16:30, in prima convocazione e giovedì 22 alle 16:30, evidentemente per la discussione di alcuni punti urgenti prima delle festività natalizie.