Si esibirà nell’incredibile programma del Festival Internazionale Castel dei Mondi, la barlettana Olga Mascolo, attrice teatrale della compagnia “La luna nel letto, associazione culturale tra il dire e il fare” che porterà il 30 e 31 agosto a Ruvo di Puglia, nel teatro comunale, lo spettacolo intitolato “L’abito nuovo” tratto dalla commedia elaborata nel 1935 dall’incredibile duo Eduardo De Filippo-Luigi Pirandello. Un’opera sensazionale, dai dialoghi cruenti e schietti, dalle immagini elaborate e composte, per un momento di formazione che abbiamo voluto farci raccontare dalla stessa attrice Olga Mascolo.

Che ruolo interpreti nella commedia di De Filippo-Pirandello “L’abito nuovo”?

«Il mio ruolo da attrice è il ruolo di una delle donne del basso napoletano, cioè di quelle donne che abitano le case sul piano terra, icona di un luogo allo stesso tempo privato e pubblico, dove ciò che avviene sulla strada è assorbito è riportato all’interno di una sfera più familiare».

La partecipazione ad un festival di tale rilevanza come quello di Castel dei Mondi, pone l’accento sull’importanza del teatro come elemento culturale ancora attuale. Cosa ne pensi? Qual è il ruolo sociale del teatro al giorno d’oggi?

«Lavorare all’interno del Festival Internazionale Castel dei Mondi, significa anche essere testimone di realtà che vivono sul territorio pugliese e che collaborano insieme. E questo è il bello, è questo che riassume il senso della cultura teatrale al giorno d’oggi».

La luna nel letto porta in scena un progetto ambizioso, come si sviluppa?

«La compagnia “La luna nel letto” ha avuto il coraggio di investire su uno spettacolo dal cast numeroso, siamo 13 componenti che si muovono per lo spettacolo. Questa scelta e volontà è un atto molto coraggioso e stimolante perché permette di confrontarsi con altri professionisti molto bravi. Ovviamente questa volontà nasce dal regista Michelangelo Campanale, già scenografo e disegnatore luci, tante le sue competenze quanto le conoscenze da un punto di vista di impianto scenico e la capacità di adoperare diversi linguaggi espressivi all’interno della messa in scena».

Fare l’attore teatrale attualmente, cosa rappresenta per te questo lavoro?

«Io lavoro e collaboro con La luna nel letto anche in altre attività e devo ringraziare Michelangelo Campanale perché grazie a lui ho potuto avvicinarmi al lavoro di tecnico luci, inoltre la mia compagnia, “I Nuovi Scalzi”, ha ricevuto più volte un supporto e delle collaborazioni da “La luna nel letto”, grazie al loro sostegno abbiamo potuto avanzare sul nostro lavoro. E questo è un atto di grande valore da parte di una compagnia storica nei confronti di una compagnia giovane».