Cronache di una Domus, di approvvigionamenti continui con l’Oriente, di Cavalieri Templari di San Giovanni di Gerusalemme, di un Priorato assai rilevante, quello di Barletta, insieme a Capua e Messina, uno dei più importanti del Sud. Emergono particolari sempre più interessanti dal punto di vista storico, archeologico e culturale dalle attività di scavo susseguenti al ritrovamento di reperti rinvenuti a Barletta, tra Via Trani e Via Vespucci, durante la realizzazione di un collettore di acqua piovana. Un’antica Domus del Medioevo, Chiesa e Monastero di San Leonardo, una fonte inesauribile di testimonianze dice Italo Muntoni della Soprintendenza Foggia e BAT.

Con Italo Muntoni al lavoro Marco Campese, archeologo dell’Altair dell’Università di Bari e i tecnici dell’impresa De Marco di Trani che si è occupata del supporto logistico e della manodopera. I reperti rinvenuti documentano la quotidianità della vita nella Domus e le attività artigianali esercitate nella zona di San Leonardo, all’epoca fuori dal circuito murario cittadino.

Dopo lo stop forzato a causa degli scavi, con un’ordinanza l’ufficio tecnico del traffico del Comune di Barletta ha disposto la riapertura del terminal bus situato in Via Vespucci.
A breve sarà ripristinato anche il piano stradale. Ora i reperti medievali venuti alla luce chiedono a pieno titolo di entrare nel mosaico della ”fruibilita’ ” e del patrimonio storico e culturale cittadino.

Il servizio con le interviste di news24.city