Una località indiscutibilmente bella nella naturalezza dei suoi luoghi, Ariscianne porta i segni del passaggio di un uomo incivile ed ineducato, pronto a degradare anche i migliori paesaggi che il territorio riesce ad offrire. La località di Ariscianne, che comprende le campagne ed un’area marittima a metà strada tra la città della Disfida e Trani, la Perla del Sud, è meta ambita di turisti, amatori e purtroppo anche di cittadini ineducati.

Essendo questa quasi una “terra di nessuno” sono in molti coloro che abitualmente si recano ad Ariscianne, in questi splendidi luoghi degradandoli e deturpandoli, con l’abbandono di immondizia di ogni genere. Nulla di nuovo per le nostre pagine ma quello che ci interessa sottolineare in questa nostra sede è l’importanza di rivalutare questi luoghi perché qui si respira il profumo del mare incontaminato, il calore che brucia le campagne pugliesi per tutto il corso dell’anno, la bellezza della natura che cresce rigogliosa, tra coltivazioni private e frutti spontanei. Insomma qui si gode la bellezza del sole circondati da natura, senza troppe costruzioni, ma con lo sguardo che spazia dai luminosi filari dell’uva ai colorati alberi da frutto.

Ariscianne è un luogo importante, attorno al quale sosta da secoli un alone di mistero, un luogo dove in passato sono stati ritrovati importanti reperti, una località interessata da una serie di fenomeni geo-morfologici fondamentali per comprendere anche la nostra stessa città con le sue spiagge. Un luogo caleidoscopico, probabilmente in passato crocevia di popoli e culture, di cui sono pervenute, purtroppo, pochissime testimonianze sino ai giorni nostri.

Ci preme così sottolineare l’importanza, anche a distanza, di tutelare e valorizzare questo luogo e con questa nostra fotografia di fine estate 2018, invitiamo la neonata amministrazione comunale della città di Barletta, con il sindaco Mino Cannito a tenere in considerazione anche questi splendidi luoghi in eventuali opere di recupero delle strade di campagna e delle spiagge. Ci vediamo ad inizio anno prossimo per una fotografia migliore, dove le bellezze naturali delle nostre terre trovino il giusto e meritato spazio.