Quello della Disfida in questi tre giorni, il 19, 20 e 21 settembre prossimi, sarà un piccolo esercito di circa 500 persone, attori, comparse e figuranti che interpreteranno dame, cavalieri, soldati e popolo, araldi e sbandieratori. La città sarà catapultata nel 1503 e si alzerà il sipario su La Disfida di Barletta, sul mito, sulla storia, sul fatto d’arme, lo storico scontro fra italiani e francesi, la cui ultima rievocazione risale a 14 anni fa.

Ci saranno diversi eventi ogni giorno, saranno spettacolari e teatrali e ripercorreranno la storia, racconteranno i personaggi con una visione inedita, “un’azione che diviene subito mito”, come ha spiegato il direttore artistico dell’evento, il regista Sergio Maifredi.

La mia messa in scena si sviluppa su tre giorni, scandendo i momenti fondamentali dei fatti storici, mostrandoli come rito e come festa, brechtianamente cantandoli”, ha spiegato Maifredi alla conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio a palazzo di città, con il sindaco Cosimo Cannito, la dirigente del Settore Cultura Santa Scommegna e il comandante della Polizia locale Savino Filannino.

Il programma

Si parte questa sera nella Cantina della Disfida con la mostra Ventiseieventi, di Raffaele Fiorella, a cura di Ester De Rosa;

giovedì 19 alle 19 con gli araldi a cavallo che annunciano alla città quello che sta per accadere e raccontano dell’Offesa percorrendo il centro cittadino; alle 21.00 in piazza Monsignor Damato, il Monte di Pietà, sarà celebrata l’Offesa, il guanto della sfida lanciato da Guy de La Motte agli italiani, accusati di essere codardi e sleali, raccolto da Fieramosca. Venerdì 20 settembre alle 19, Ginevra, l’attrice Alice Arcurri, a cavallo dell’Ippogrifo percorrerà il borgo marinaro, seguita da araldi, tamburini e sbandieratori; alle 20.30 un corteo di cavalieri uscirà dal castello e andrà in corteo verso piazza Marina dove alle 21, con Ettore Fieramosca, l’attore Corrado D’Elia, ci sarà il giuramento, a seguire il corteo torna al castello. Sabato 21 settembre alle 19 comincia lo spettacolo. Cantastorie e musicanti daranno il via alla serata e introdurranno il fatto d’arme. Seguiranno le esibizioni dei gruppo storici “I Fieramosca” e “Brancaleone”. Poi toccherà ai tromboni eri “Senatore” di Cava dei Tirreni offrire al pubblico una parata militare, mentre prima dello scontro cavalli luminosi e giganteschi danzeranno nel fossato del castello a ricordare come il mito della cavalleria medievale fosse pervaso dell’elemento fantastico. Fra realismo ed elaborazione artistica, si consumerà lo scontro fra i 13 italiani e i 13 cavalieri francesi che condurrà al noto epilogo e alla festa per la vittoria.

I 13 italiani dopo lo scontro andranno in corteo verso piazza Marina per ringraziare, con un Te Deum, la Madonna dell’Assunta, poi rinominata Madonna della Sfida. Ad animare tale momento saranno le 21 voci femminili del coro “Ilse Weber”, dal nome di una poetessa e scrittrice prigioniera nel campo di Theresienstadt, che lo scorso 16 gennaio, dirette dal maestro barlettano Francesco Lotoro, si sono esibite al Parco della Musica a Roma.

i parcheggi e gli accessi al fossato

La viabilità e la sicurezza

Il programma, denso di appuntamenti, fa di questa tre giorni un evento importante e complesso per la città, motivo per cui è stato messo a punto un piano per la viabilità (che si allega ed è riportato sul portale istituzionale del comune di Barletta). Per tale motivo, la raccomandazione ai cittadini, come ha sottolineato Filannino, è quella di non usare l’auto se possibile e, per chi arriva dalla periferia, di lasciarla a ridosso del centro o nei parcheggi lungo la litoranea di Ponente. Per chi arriva da fuori città è preferibile uscire nella parte nord per poi raggiungere la litoranea Mennea (Ponente) e parcheggiare, per poter raggiungere da lì facilmente il fossato e il centro storico. Il piano della sicurezza è affidato alla polizia municipale e alle altre forze dell’ordine. Oltre ad essi ci saranno anche 40 addetti alla sicurezza che vigileranno in tutte le fasi e i luoghi degli eventi.

Il sindaco Cosimo Cannito

C’è tutta una macchina organizzativa e amministrativa che sta lavorando e che ringrazio, a cominciare dalla dirigente alla Cultura Santa Scommegna – ha detto il sindaco Cannito – perché vogliamo donare alla città questo evento con l’importanza e la visibilità che merita. Mi auguro che tutti vogliano partecipare e si sentano coinvolti e che la città sia accogliente con chi arriverà da fuori, che lo siano i singoli cittadini e i pubblici esercizi. Le aspettative sono alte e non le deluderemo, rispondendo con lo spettacolo che offriremo e pensando già al prossimo anno per il quale abbiamo in mente la ricostruzione delle antiche mura della città”.

Brochure DISFIDA DI BARLETTA 2019