880 bambini, insegnanti, genitori, accompagnatori, 30 tesserati Legambiente, 7 sub del nucleo Legambiente: numeri da record hanno popolato il Lungomare Pietro Mennea durante la mattinata di sabato 28 settembre con l’iniziativa “Puliamo il Mondo”, coordinata dall’associazione Legambiente Barletta. Finalità principale ancora una volta quella di sensibilizzare e di aiutare i cittadini e le più giovani generazioni a difendere il proprio territorio. La mattinata, che non ha potuto nascondere un sole poco timido, è stata snodata in diverse attività: pulizia, divulgazione conoscitiva, immersione dei sommozzatori. In un primo momento le diverse squadre, composte dagli operosi pargoli dei circoli scolastici Fraggianni, D’Azeglio, I.C.Pietro Paolo Mennea e Modugno, hanno dato vita ad una ottimista pulizia lungo la spiaggia, raccogliendo in sacchi diversi plastica e indifferenziata. Costellati da cappellini gialli, rossi, verdi, arancioni e blu, i volti dei bambini esprimevano felicità, divertimento, curiosità, tutti ingredienti molto proliferi per tessere sin da ora una buona rete di conoscenze sul tema dell’ambiente. «La risposta è stata eccellente. Quest’anno abbiamo coinvolto quasi 900 bambini e dobbiamo ringraziare anche le insegnanti e il lavoro che hanno fatto, perché se la risposta è stata quella di oggi lo dobbiamo anche a loro, non può che gratificare il nostro impegno. Coinvolgere i bambini in attività legate al territorio è l’unico impegno che valga la pena condividere e per il quale è necessario spendere del tempo. Noi siamo ormai grandi e adulti, possiamo solo correggere i nostri comportamenti sbagliati. In questo modo invece noi diamo ai bambini un insegnamento diverso, in un momento delicato per l’ambiente, soprattutto in questa settimana che è dedicata ai cambiamenti climatici, quindi abbiamo unito il nostro lavoro ad un momento importante. I bambini sono il nostro futuro»: con queste parole Raffaele Corvasce, presidente Legambiente Barletta, ha commentato Puliamo il Mondo, con il volto segnato da appassionata soddisfazione e grandi aspirazioni. Significativa la presenza di Michela Rociola e Federica Laporta, membri dell’eco-bottega ScartOff, che a rotazione hanno accolto file di bambini disposti in cerchio, coi quali hanno affrontato attraverso un clima giocoso e didatticamente molto alto, temi come la differenza tra riciclo e riuso, i danni della plastica e della microplastica, riflessioni sulla biodegradabilità, iniziative volte alla tutela della fauna marina e molto altro. «Per ScartOff è importante far veicolare il messaggio che bisogna riutilizzare prima di buttare o di riciclare un rifiuto, bisogna educare i bambini a fare questo. Abbiamo mostrato loro le nostre creazioni, per far capire come far nascere nuovi oggetti. Fare educazione ambientale è importante perché educare in quest’ottica pone dall’altra parte una visione diversa del rifiuto, che prima di essere considerato uno scarto può trasformarsi in qualcos’altro»: così dunque Michela Rociola ha spiegato gli obiettivi della chiacchierata coi piccoli eroi della giornata. Ultimo momento ma non meno significativo il ritorno dei sub dall’immersione subacquea, che ha rivelato (purtroppo) un notevole pattume sottomarino. Basti pensare che uno solo dei sette sommozzatori ha raccolto in mezzora una quantità spaventosa di buste di plastica, carte di caramelle, tubi di scarico, sandali e tanto altro, a dimostrazione delle condizioni preoccupanti in cui riversa il nostro mare. Una mattinata all’insegna dell’utilità, della conoscenza, dell’impegno e della collaborazione, una vera e propria (di)sfida ambientale, che presto o tardi, con il lavoro di tutti e per amore del nostro territorio, noi ci auguriamo di vincere.

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A cura di Carol Serafino