Revolution on the moon” non si è fermata a Barletta. Dopo il successo novembrino di opere, esposizioni, incontri e dibattiti nella città della Disfida, con immagini e video originali dell’agenzia spaziale statunitense visitabili e consultabili per migliaia di appassionati, il legame tra il Fiof e la Nasa si è spostato oltreoceano. Una delegazione del Fiof, guidata dal presidente nazionale Ruggiero Dibenedetto, è stata ospite a Washington della Nasa. Un percorso avviato nei giorni che celebravano la settimana della cucina italiana nel mondo e che hanno messo in vetrina alcune eccellenze artistiche tricolori, grazie anche alla preziosa intermediazione e al rapporto sinergico con l’ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio.

Queen mostra Fiof alla NasaTra queste, Antonio Gibotta. 31enne campano che negli ultimi anni ha esposto a New York, Francia, Cina, Bruxelles, oltre a varie sedi in Italia, vincendo nel 2014 il concorso “FIOF – Wedding Photographer of The Year 2014” e conquistando il World Press Photo nel 2018. Gibotta è stato protagonista con la sua mostra QUEEN -culture, taste and italian traditions – curata da Maria Lanotte e ospitata dai salotti dell’ambasciata italiana Washington in collaborazione con l’Istituto della Cultura italiana. Un’esperienza fotografica incentrata su quanto lavoro e quanto amore e dedizione occorrano per far sì che la terra ci regali quanto di più buono abbia da offrirci. Un viaggio, quello di Gibotta, attraverso i luoghi e le tradizioni della sua terra, che permette di respirare il profumo dei prodotti appena colti, ed assistere in prima persona alle tecniche di lavorazione che si preservano e si tramandano, con orgoglio e passione, da generazione in generazione.

“Revolution on the moon” si è conclusa con la visita della delegazione del Fiof alla Nasa nella sede del Goddard Space Flight Center. “Un confronto stimolante ed efficace all’insegna dell’accoglienza e della cooperazione – lo definisce Ruggiero Dibenedetto, presidente del Fiof che ha curato le esposizioni a Barletta e il progetto Revolution on the moon – che ci permette di guardare già a nuovi progetti in sinergia con la Nasa e ci ha consentito di vedere alcuni dei valori del nostro Paese protagonisti a Washington. Abbiamo già in mente spunti e collaborazioni future, dei quali terremo tutti aggiornati. Sempre mirando alla luna, ma con i piedi ben saldi per terra”.