In questi ultimi giorni sta tenendo banco la disputa riguardante le candidature a Capitale italiana della cultura 2021 delle due città vicine Barletta e Trani. Entrambe hanno senz’altro i titoli per parteciparvi, ma dovranno competere in una graduatoria nazionale con altri comuni (44 in tutt’Italia), e si vedrà quali potranno presentare l’offerta più ricca. Al di là della probabilità di successo di queste due candidature, che comunque non sono le uniche pugliesi, senz’altro resterà la triste diatriba campanilistica, che per la verità ci ha portato un po’ indietro nel tempo, in questo paradossalmente in contrasto teorico con questo tipo di finalità. Perché di questo si è trattato, oltre che a motivazioni politiche legate alle coalizioni di appartenenza.

Ma a quanto affermato dal primo cittadino di Barletta, Mino Cannito, la tensione con il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro sembra ormai alleviata: i due si sono riappacificati con una stretta di mano a seguito della conferenza dei sindaci della BAT di venerdì mattina. Sostanzialmente nulla di nuovo: sia Barletta che Trani presenteranno le loro candidature; Bottaro ha lanciato, non sappiamo se solo provocatoriamente, la proposta di fare un passo indietro se la candidatura di Barletta verrà condivisa sul tavolo provinciale. Cannito ha preso tempo, dichiarando di voler ascoltare i consiglieri comunali di Barletta prima. Cosa che probabilmente farà nei prossimi giorni, magari a Palazzo di Città. Intanto, il Sindaco va spiegando “l’opportunità” per la città «coinvolta nella proposta di questo importante progetto, qualunque sia l’esito». Nei prossimi mesi ci sarà l’impegno a rendere la città più “bella”, adatta a rispondere ai requisiti richiesti dal bando partendo dal decoro urbano, a beneficio di tutti «cogliendo così un’occasione politica comunque importante».

Tra i requisiti anche la creazione d’infrastrutture volte a favorire il turismo nel territorio: a tale domanda rivoltagli di nell’intervista a Telesveva, il Sindaco ha ricordato che da maggio inizieranno i lavori per il terminal per le mini-crociere al porto, che prevede l’arrivo di turisti dall’estero che saranno guidati a visitare tutto il territorio, cittadino e non solo. Un’importante novità che richiederà l’attenzione da parte di tutta la cittadinanza, delle istituzioni e anche dei privati.