Un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate di Barletta si è aggiudicato il primo posto nel concorso “Makers” nell’ambito delle Olimpiadi Nazionali di Problem Solving. Con il loro progetto “Centrale eolica” hanno realizzato un diorama di un campo eolico per spiegare come l’energia prodotta dalle pale arrivi agli edifici pubblici e privati. I cinque ragazzi che hanno partecipato fanno parte delle classi 2F e 2I e sono stati accompagnati da tre tutor della classe 3F, con la guida del professor Francesco Paolo Vino. Due di loro ci hanno spiegato il progetto e il tipo di concorso in cui hanno brillato.
«Le Olimpiadi di Problem Solving sono delle vere e proprie gare di matematica e informatica sia individuali che di gruppo- ha raccontato uno dei tutor, Flavio Spadaro- Hanno come finalità quella di creare negli studenti un tipo di pensiero detto “computazionale”, ovvero una metodologia di ragionamento che rende in grado di suddividere un problema in sotto-problemi. Il nostro progetto ha partecipato al concorso “makers”, che richiedeva la realizzazione di un diorama 3.0, che spiegasse il funzionamento di un qualsiasi sistema, includendo uno o più effetti come movimento, luci, suoni. Ci siamo serviti esclusivamente di oggetti riutilizzabili come scatole di cartone e cannucce, come chiedevano le regole, mentre la parte dei sensori è stata realizzata con la scheda “ArduinoUno”, una scheda open-source utilizzabile anche da chi ha poche conoscenze tecniche».
La realizzazione del progetto è stata svolta durante le ore di alternanza scuola-lavoro, fortunatamente prima della chiusura delle scuole, ma la situazione emergenziale ha impedito di svolgere in presenza l’evento finale.
«Questa vittoria significa molto per noi- ha dichiarato una delle partecipanti al concorso, Ilenia Esotico- è bello capire che l’idea che volevamo trasmettere sia arrivata a tutti. È stato impegnativo, abbiamo trascorso pomeriggi interi a scuola, ma è stata un’esperienza molto formativa. Abbiamo scelto questo tema per veicolare l’idea che passare alle energie rinnovabili non solo si può, ma è un passo obbligatorio da fare. Di problemi ambientali ce ne sono di tutti i tipi e purtroppo non si ha l’attenzione giusta da parte degli adulti e da parte di molti giovani. Noi ragazzi, invece, dobbiamo prepararci ad affrontare ciò che il futuro ha in serbo perché siamo noi la nuova generazione, questi problemi riguardano anche noi e non possiamo più rimanere fermi a guardare e sperare in un futuro migliore. Dobbiamo gridare insieme e farci sentire. Lo dobbiamo per la nostra casa, la Terra. La scuola in questo ci aiuta e propone molte iniziative di sensibilizzazione. C’è una frase attribuita ad Andy Warhol, che recita “Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”. Io spero che possiamo diventare tutti artisti e imparare a non rovinare la nostra biglia blu».