Il settore della danza non riesce proprio a trovare la serenità in questo clima di post-lockdown, nonostante si sia cercato, con tanti sforzi, di recuperare una sorta di “normalità”, anche per la crisi dello spettacolo dal vivo di cui abbiamo spesso parlato.

Questa volta a suscitare la polemica, attraverso i social network, sono proprio le parole del Primo cittadino Cannito pronunciate ieri pomeriggio in conferenza stampa. Si affrontava, ieri, la tematica importantissima legata alla “recrudescenza” dei contagi in città, soprattutto in seguito all’apertura delle scuole. Il Sindaco, nel richiedere collaborazione soprattutto alle famiglie, invitava i giovani studenti a comportamenti più attenti e rigorosi all’esterno della scuola, non solo dunque rispettando le difficili condizioni durante l’orario curriculare: «Si evitino le feste, evitassero di frequentare le scuole di danza, ogni tipo di assembramento e di contatto fisico». E qui apriti cielo.

A firma di alcune delle principali scuole di danza di Barletta: «Noi faticosamente siamo andati avanti contando sulle nostre sole forze. Abbiamo sanificato gli spazi ed usato tutti i protocolli di legge. È gravissimo che Il primo cittadino inviti i genitori a non fare frequentare le nostre scuole e le paragoni alla movida svalutandole e svalutandoci». Probabilmente, Cannito ha fatto un implicito riferimento alla notizia diffusasi di alcuni studenti contagiati in seguito alla frequentazione di una scuola di danza. Certamente, la questione dei contagi prevale su ogni tipo di discorso, e la cautela deve essere massima da tutte le parti. Ma non si può fare un discorso unilaterale contro le rigorose strutture che ospitano le scuole di danza, visto che anche queste sono tenute a rispettare i protocolli di legge, come ogni altro esercizio commerciale, che riguardi lo sport, l’arte o il divertimento. Anche nei tanti commenti a questi post che stanno girando, si sostiene il massimo rigore della disciplina, erroneamente equiparata ad un qualunque luogo di divertimento.

«Il contributo prezioso che le scuole di danza – tuona Rosellina Goffredo, danzatrice barlettana freelance e insegnante di danza – apportano all’arte ed alla cultura di Barletta non merita tutto questo. Lei non sa di cosa parla (ndr rivolgendosi al Sindaco)[…]. La prego, incontri le scuole e chieda spiegazioni. Ma prima ancora chieda scusa alle loro direttrici e a tutta la città».