C’è una presunta deadline per la consegna del cantiere dello stadio Cosimo Puttilli, un impianto chiuso al pubblico da maggio 2015 e sin qui costato, tra finanziamenti del Coni, sostegni della Regione e denaro tirato fuori dalle casse comunali, più di cinque milioni di euro. La delinea nel corso di Spazio Città su Telesveva il sindaco di Barletta Cosimo Cannito. Dopo quello delle recinzioni di via Dante Alighieri, oggetto della variante approvata a novembre e diventata realtà nelle scorse settimane, viene abbattuto un altro muro: quello del silenzio riguardante la rinascita di un’opera paradossale: Gli spalti e il terreno di gioco sono pronti per l’utilizzo, mentre la pista di atletica è stata addirittura inaugurata a novembre 2017 ma lo spazio non è mai stato utilizzato per l’attività agonistica.

La teorica consegna dell’opera era in programma tra un mese ma la burocrazia e gli impedimenti legati all’emergenza sanitaria, con i lavori interrotti per tre mesi tra marzo e giugno del 2020, e un mese di interruzione in autunno in attesa dell’ok del Cipe allo sblocco dei fondi per la variante al progetto proposta dal Coni Sport e Salute hanno fatto slittare in avanti sul calendario la possibilità per atleti e società di rimettere piede nella struttura di via Vittorio Veneto.

Gli altri passi in agenda sono la realizzazione dei servizi igienici in strutture in muratura al posto dei moduli prefabbricati e la sostituzione della recinzione alle spalle della tribuna, «corrosa e fonte di pericolo». L’obiettivo è quello di restituire la struttura alla città entro l’estate anche per consentire alle squadre di calcio e alle società di atletica leggera di Barletta di evitare soluzioni di emergenza, costose e che spesso portano verso le città limitrofe, anche per la prossima stagione sportiva.