Si chiamava Ahmed, 47 anni, di nazionalità marocchina, l’uomo ritrovato senza vita a Barletta, ieri pomeriggio, in una ex stazione di smistamento del sale sulla litoranea di ponente “Pietro Mennea”, luogo abbandonato da anni dove spesso cercano ricovero gli extracomunitari senza fissa dimora. Non aveva documenti con sé, alla sua identità i carabinieri sono risaliti attraverso le impronte digitali. Era in Puglia da meno di un anno, in passato aveva lavorato come bracciante agricolo in Campania. Sarà l’autopsia disposta dal pm Lucio Vaira a chiarire le cause del decesso: non sono stati trovati segni di violenza sul suo corpo, si tratta quasi certamente di morte naturale. Ahmed era in condizioni di salute precarie dovute alla sua dipendenza dall’alcool, ci raccontano i volontari della Caritas che si occupavano di aiutarlo. Il freddo e le temperature polari degli scorsi giorni, in un luogo che offre scarso riparo dalle intemperie, potrebbero aver avuto un ruolo determinante nel decesso dell’uomo.

Casi come quello di Ahmed, dicono ancora dalla Caritas, necessitano non solo di aiuti strettamente materiali ma di una vera e propria assistenza specialistica.

Il servizio.