Cannito è salvo: passa il rendiconto finanziario del 2020 in Consiglio comunale, previsto per oggi. Poche ore fa, l’aula della massima assise cittadina ha ospitato un intenso dibattito tra i consiglieri comunali di opposizione, della maggioranza e di quella che era la maggioranza; infatti, da oggi è ufficiale: il gruppo consigliare di “Cantiere Barletta” è all’opposizione, ma la nota più rilevante è che il documento finanziario, senza la cui approvazione si sarebbe aperta la via verso lo scioglimento dell’Assemblea, è stato votato grazie all’astensione del gruppo del M5S, con i suoi 3 consiglieri, Maria Angela Carone, Giuseppe Basile e Antonio Coriolano che, pur criticando, come spesso hanno fatto anche con toni accesi, ha ritenuto che: «L’interesse della città non fosse quello di far passare un anno con un Commissario prefettizio, ma opposizione eravamo e opposizione restiamo», anche se una riflessione sugli equilibri dovrà essere fatta per ovvie ragioni. Certamente la grande novità delle ultime ore sta nella lettera del Sindaco di ieri, in cui additava le responsabilità di questa crisi al consigliere regionale Filippo Caracciolo.

In casa PD, il capogruppo, dimessosi in aula da questo ruolo, Ruggiero Mennea è stato l’unico a votare a favore del documento programmatico rispondendo al «ricatto politico: o così o cadete. Io non ci sto»; gli altri del gruppo consiliare dem sono stati fermi nella loro posizione già annunciata nel comunicato di ieri, votando in maniera contraria. Aiuto per Cannito è arrivato anche dall’astensione del consigliere Giuseppe Dipaola, mentre il presidente del Consiglio comunale, Sabino Dicataldo, dello stesso partito (Buona Politica) ha votato contro. Non è mancato un velenoso e aperto scambio di vedute tra Dicataldo e Cannito, che ha preannunciato di farlo sfiduciare con una mozione.

Sono stati in tutto 15 i voti a favore, e adesso l’amministrazione Cannito, che va avanti, dovrà rivedere i propri assetti interni. Ricordiamo che questa crisi aveva già costretto alle dimissioni dalla Giunta gli assessori Ruggiero Passero, Graziana Carbone e Marianna Salvemini, espressione proprio di quel nuovo gruppo dissidente. Anche se questo gruppo aveva garantito l’appoggio esterno, in realtà questo già con le assenze di ieri aveva dimostrato di non tenerne conto, facendo brillare soltanto in Dipaola la speranza vana di risolvere i problemi interni alla maggioranza dialogando. Sebbene i 5 stelle abbiano esplicitamente ricordato che non accetteranno assessorati, invitando Cannito ad affidare i posti in Giunta vacanti a persone di competenza, non si può escludere una convergenza programmatica prossima. Il ragionamento molto chiaro ed esaustivo della consigliera Carone, in apertura del Consiglio, è stato di evitare il rischio di commissariamento, proprio in questo momento in cui una guida politica è comunque necessaria: «Meglio il peggiore sindaco che il migliore commissario prefettizio», essendoci gli oltre 43 mln di euro da gestire del PNRR, che dovrebbero cambiare il volto di alcune zone della città, inoltre serve rappresentanza all’interno dell’Ente provinciale, per cui tra un po’ si svolgeranno le elezioni per il consiglio.

Poca Politica in realtà in questo dibattito, molte personalizzazioni, poca visione, da domani molte cose cambieranno. In meglio?