Vuoi per rispetto, vuoi per poter valutare le alleanze politiche anche in seguito agli accadimenti nazionali, vuoi perché i tre senatori barlettani erano impegnati a Roma come Grandi elettori del Capo dello Stato, vuoi perché tra essi vi era anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, considerato il vero regista che sbroglierà la questione barlettana, per lo meno da una parte politica… Comunque dovremmo essere quasi alle linee di partenza: la campagna elettorale per le prossime Amministrative sta arrivando!
A novembre scorso, l’ex sindaco socialista, Mino Cannito, si era ripresentato in pubblico per rilanciare il suo piano di candidatura (sostenuto da chi non si sa ancora), dopo di che più nulla o quasi; salvo qualche sporadica uscita sui social network o scarni comunicati. In questi mesi la politica barlettana ha taciuto. Ricordiamo che nel campo progressista l’ultimo atto fu scritto con la riunione convocata a Bari da Emiliano, in cui si espresse la volontà di ricreare una larga coalizione di centrosinistra, simile a quella che governa appunto la Regione; la Buona Politica già in un comunicato fa sapere di starci. Una sorta di “tutti dentro”, formula magica finora vincente, non semplice da gestire. Quando le varie forze progressiste si sono sentite in grado di bastare a se stesse non sono riuscite ad ottenere grandi risultati.
Dunque, da una parte il socialista Cannito, non più riconosciuto dal PSI (partito pronto a correre con il centrosinistra), la cui ricandidatura sarà valutata anche nel campo del centrodestra, a quanto ha riferito ai nostri microfoni il senatore forzista Damiani, già “garante” di quella che fu l’elezione di Cannito nel 2018. Ma non solo, anche in quell’area le acque si muovono, certamente non aiutano le difficoltà nazionali per la coalizione di centrodestra infrantasi con queste elezioni per il Presidente della Repubblica: la leader di Fratelli d’Italia pensa ad un reset generale.
Tutto è ancora fermo, dunque, a Barletta, ma crediamo fortemente che nei prossimi giorni ci sarà un’accelerata notevole. Anche perché siamo quasi a febbraio e non ci sono ancora i nomi dei candidati sindaco. Solo piccoli incontri ci sono all’interno dei partiti, ma ancora nulla di concreto. Il Partito Democratico nelle scorse ore ha diffuso una nota invitando all’apertura e alla possibilità di creare una coalizione riformista che vada al di là degli steccati di partito, dunque ripercorrendo l’idea di Emiliano. Sembra difficile, quasi impossibile, conciliare le ambizioni delle diverse forze che dovrebbero essere alleate senza passare dalle Primarie, che ormai sono fuori tempo.
La situazione resta comunque molto fluida. Intanto pare sia in via di costituzione un nuovo raggruppamento alternativo d’ispirazione riformista ed europeista, che va da ItaliaViva a +Europa, alla formazione civica barlettana di ViviBarletta e altre sigle.