Ci sarà sicuramente un terzo candidato sindaco per le elezioni amministrative del prossimo giugno a Barletta. Dopo Scommegna e Cannito, in rappresentanza, rispettivamente, del centrosinistra e del centrodestra, ecco la ”coalizione dell’alternativa” lanciata nella giornata di ieri da Carmine Doronzo, attraverso un incontro con la stampa presso i giardini del Castello.

Una notizia che era nell’aria, soprattutto alla luce delle dichiarazioni arrivate alla fine del mese di marzo dal partito, Sinistra Italiana, e dal movimento politico di impronta moderata, europeista e riformista, ”Costituente democratica”, che avevano preso le distanze dalla candidatura di Santa Scommegna, fortemente voluta dal governatore Michele Emiliano. Un progetto che, come confermato dal leader di Coalizione Civica nonché ex candidato sindaco, si pone come obiettivo quello di rappresentare le forze di area progressista e di garantire un’alternativa a due candidati considerati come ”facce della stessa medaglia”. Proprio questo potrebbe risultare un importante punto per il ”terzo polo”: far leva su quel sentimento di malcontento che aleggia nella città e abbracciare il tema del rinnovamento e del cambiamento. Progetti a cui potrebbe rispondere la parte più giovane dell’elettorato che, anche nel corso dell’ultima tornata elettorale coincisa con le votazioni per il rinnovo del consiglio regionale, ha mostrato interesse e approvazione verso il programma politico di Doronzo. Un’ideologia che mette al centro alcuni pilastri della sinistra italiana come l’ambiente e il lavoro, quest’ultimo attraverso un proficuo rapporto tra imprese e ”Palazzo di Città”, senza però tralasciare alcune ”battaglie cittadine” come la lotta all’omertà, protagonista in negativo dei recenti fatti di cronaca nella città di Barletta.

Non mancano però i rischi nel mettere insieme un’alleanza composita e dalle anime diverse. Se ormai risultano essere in dirittura d’arrivo le trattative con il Movimento 5 Stelle e Costituente Democratica che, salvo clamorosi ribaltoni, dovrebbero entrare in coalizione, restano alcune perplessità sull’orientamento elettorale. Ritornando alla volontà di cambiamento, basterà solo quella per sottrarre voti al Partito Democratico che ha in Barletta una delle sue roccaforti più importanti o per fermare la crescita delle destre, che hanno alle spalle il successo del 2018 (a sostegno di Cannito ndr) e trainate da Fratelli d’Italia che acquista consensi su consensi? In caso di accordo, come gestiranno l’alleanza il Movimento 5 Stelle, la sinistra radicale e partiti di centro come Azione e Italia Viva, che transitano su strade parallele a livello nazionale? Quesiti a cui non sarà semplice rispondere. Intanto, priorità per il terzo polo saranno quelle di stilare un programma in queste settimane e coinvolgere i cittadini attraverso le primarie, considerate un passaggio fondamentale in termini di vicinanza con il ”Paese Reale”.

Quanto al profilo che guiderà la ”coalizione dell’alternativa”, Coalizione Civica e Sinistra Italiana hanno indicato proprio in Carmine Doronzo il loro candidato sindaco. In caso di formalizzazione, si tratterebbe di un bis per il giovane politico barlettano, presentatosi già alle elezioni amministrative del 2018 e sostenuto da Sinistra Italiana e da tre liste civiche. Snodo fondamentale sarà proprio la competizione attraverso cui sarà indicato il nome del concorrente, con l’avvocato Francesco Mazzola ancora in corsa, che potrebbe essere fissata per il prossimo 24 aprile. Prima l’ufficialità dell’ingresso di Movimento 5 Stelle e Costituente Democratica, poi la ”maratona” verso giugno potrà entrare decisamente nel vivo.

A cura di Giacomo Colaprice