«Mi sorprende e mi fa specie il livore e il disprezzo che emerge nelle parole della maggioranza dell’amministrazione Cannito – questa la replica del consigliere regionale CON Emiliano dopo la nota diffusa dei consiglieri della maggioranza in Consiglio comunale – nei miei confronti e nei confronti di quello che sto facendo per l’istituzione della Fondazione della Disfida di Barletta.

Fra istituzioni si collabora sinergicamente, non s’è mai visto che alcuni consiglieri comunali dicano a un consigliere regionale cosa debba o gli sia consentito fare nell’espletamento del suo mandato. È assurdo e al limite della decenza e del decoro politico istituzionale. È davvero censurabile. Come possono dei consiglieri rivolgendosi a un consigliere regionale dicendo “non gli è consentito interessarsi della Disfida…”? O cadere persino nella volgarità usando espressioni come “carico a chiacchiere”?

Queste persone, molte delle quali siedono in Consiglio comunale per la prima volta ed è difficile che gli ricapiti, conoscono il significato e il senso delle istituzioni? E, cosa ancora più grave, coloro i quali in Consiglio comunale ci stanno da più tempo, sul serio pensano sia questo che serve alla città: nascondere la loro incapacità demolendo chi invece compie il proprio dovere istituzionale? L’agone politico è una cosa seria, è l’essenza della democrazia, senza dialettica e confronto non ci sarebbe proprio democrazia. Altro, però, è l’educazione, il rispetto istituzionale, il decoro e la consapevolezza del ruolo che si ricopre, infine la decenza. Ecco questi sono limiti invalicabili fra persone civili e ben educate, rappresentanti del popolo che le elegge. Io penso che quei limiti, in quella nota dei consiglieri di maggioranza siano stati abbondantemente superati. La qual cosa è davvero sgradevole e poco edificante. Ed è la ragione di questo mio pubblico biasimo.

Per quanto riguarda l’attività che sto svolgendo per la istituzione della Fondazione della Disfida di Barletta, l’iter è avviato e di certo non si fermerà perché (ed è da non crederci) i consiglieri comunali della maggioranza (molti dei quali in privato la pensano diversamente da quanto sottoscrivono) vorrebbero che così fosse. Il mio dovere è dare seguito al mio mandato elettorale, lavorando per la Puglia, per la Bat e per la mia città che ne fa parte. Voi, se ne siete capaci, cercate di fare altrettanto. Per me di questo si tratta, di compiere il mio dovere».