«E’ incredibile che una guida tanto accreditata possa impunemente falsare la realtà. Come Gruppo dei Conservatori e Riformisti della Provincia di Barletta chiediamo che la Regione se ne assuma le responsabilità ed agisca di conseguenza». E’ del consigliere provinciale del Cor (Conservatori e Riformisti) Bat Gigi Antonucci l’ultimo di una lunga serie di interventi sul caso “Lonely Planet”. «Per Barletta già dalle prime frasi si evincono grossolani errori su presunti avvenimenti storici e sui monumenti descritti. Vi si colloca l’incoronazione di Enrico, figlio di Federico II di Svevia; si afferma che Federico II sia partito per la III Crociata, quando all’epoca non era ancora neanche nato. Riguardo ai monumenti, si ipotizza la costruzione della Cattedrale per volere di Riccardo Cuor di Leone o peggio ancora la presenza, in Cattedrale, di una cripta mai esistita, con catacombe. Ci sono omissioni molto importanti, come la basilica del Santo Sepolcro, che ha nella sua intitolazione rimandi ai rapporti che la città ebbe con la Terra Santa nel periodo delle Crociate, non si cita il Lapidarium del Castello, per fare solo alcuni specifici richiami . Sorte simile viene riservata a Margherita di Savoia a cui si dedicano poche righe, definendola un posto non allegro. Errori ed omissione si riscontrano anche per Bisceglie, dove fra i monumenti descritti non si menziona la bella chiesa di Santa Margherita, e Trani, per fortuna risparmiata dalle critiche, laddove erroneamente si afferma che la Cattedrale poggia sulla vecchia chiesa di Santa Maria della Scala. Per non parlare di Canne della Battaglia dove si potrebbe mangiare in un fantomatico ristorante.Pur non essendo il mio mestiere, credo sia facile capire che chi fa promozione turistica più che sconsigliare prendendo enormi cantonate, debba innanzitutto mettere in rilievo le ricchezze e le peculiarità di un territorio senza errori ed omissioni gravi».

 

«Se gli autori di Lonely Planet si soffermano menzionando ristoranti che non esistono più-conclude Antonucci-e citando solo pochissimi B&B a discapito delle tante realtà sorte negli ultimi anni, di ottima qualità fra l’altro, ma anche su festival non più attivi e nuove iniziative ignorate, è facile ritenere sull’aggiornamento che viene vantato in copertina, ma che, almeno per il nostro territorio, racconta una realtà molto distorta, troppo. Perciò, non è possibile che si possa danneggiare impunemente il nostro territorio e quelli che vi lavorano ogni giorno con ammirevole capacità ed impegno.Di tanto chiediamo conto a Regione Puglia e Puglia Promozione. Non si può sostenere certi strumenti di “promozione turistica” senza che rispondano del malfatto, quanto meno correggendo e chiedendo».