Succede questo: un parco giochi in pieno centro, frequentato da decine di bambini, versava in cattive condizioni, a causa dell’incuria dei fruitori e della necessaria manutenzione. Trascorsa l’estate e con essa un paio di note politiche di denuncia, il parco viene chiuso al pubblico per 20 giorni e sottoposto a un intervento di restyling e rinnovamento delle giostrine presenti. Lo spazio viene restituito con una cerimonia agli studenti delle scuole “Fraggianni” e “De Nittis”, una consegna simbolica volta a destinare alle generazioni future la custodia del verde, bene innegabile all’umanità, tra i sorrisi di una mattinata di festa.
Sin qui la breve storia del parco di Piazza Federico di Svevia segue un percorso lineare: è il sequel a lasciare perplessi. Sono le manifestazioni di gioia manifestate sui social da assessori (Dimatteo e Lanotte) e consiglieri comunali (Marzocca e Doronzo) con i loro toni entusiastici, a destare qualche interrogativo: la stessa domanda se la sarà posta il consigliere comunale Rosa Cascella, che sul proprio profilo Facebook ha scritto un eloquente «Nella mia città, la straordinarietà diventa normalità”. Ed è quel che succede quando si dimentica la normalità: una pericolosa deriva che Barletta non deve imboccare. Sta a ogni cittadino impedirlo, rispettando maggiormente il proprio contesto sociale, mentre all’amministrazione sta l’arduo compito di rendere l’ordinario invisibile agli occhi. Intanto buon sabato al parco giochi, bimbi: a voi sarà destinata, si spera, una Barletta sempre migliore.