Se lo guardate bene, il cielo è un mare rovesciato. Ci avete mai pensato? Martina sì. E, con quel modo di percepire le cose ancora intriso di creatività e fantasia tipico di tutti i bambini, ha invitato alla riflessione anche il suo papà. Al quale ha chiesto solo due cose: di non darle le botte e di non farle mangiare mai le zucchine. Condizioni necessarie, ma anche sufficienti, per accettare di diventare sua figlia. Martina è la figlia adottiva di Tommy Dibari, scrittore, autore televisivo, sceneggiatore cinematografico, pubblicitario e docente di scrittura creativa. Che ha deciso di scrivere un libro in cui racconta la storia dell’adozione di sua figlia. Intitolato proprio “Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine”, il libro sarà presentato oggi, lunedì 5 dicembre, a Bolzano, nel corso di un evento organizzato in collaborazione tra la sede locale di Amici dei Bambini e la biblioteca Claudia Augusta.

L’appuntamento è per le ore 18 al Centro Trevi, in via Cappuccini 18, nel centro cittadino. L’autore dialogherà con le referenti di Ai.Bi. Bolzano, Paola Cozza e Michela De Santi. La prima modererà l’incontro, mentre alla seconda è affidato il reading di alcuni passaggi del libro. L’evento nasce dall’idea di Ai.Bi. Bolzano di portare la cultura dell’accoglienza e dell’adozione all’interno della rassegna settimanale di incontri con gli autori organizzati dalla biblioteca Claudia Augusta nei locali del Centro Trevi.

Il libro narra le vicende di Tommy e sua moglie Doriana che, nonostante numerosi tentativi, sia naturali che artificiali, non riescono ad avere figli, attraversando un tunnel di attese, speranze deluse, sconforto e sofferenze. Un percorso segnato da controlli, analisi, inseminazioni, diete scaricate da internet e un tour tra ospedali e cliniche private di tutta Italia. Un tunnel – narrato sempre con emozione e ironia – da cui usciranno proprio grazie all’accoglienza di una bambina in stato di abbandono. La coppia dà infatti la sua disponibilità per l’adozione nazionale e presenta la domanda di idoneità per quella internazionale, avvicinandosi così alla realtà di Ai.Bi. in Puglia, regione in cui Tommy e Doriana vivono. Si tuffano così tra le braccia dei giudici, degli psicologi e degli assistenti sociali, sussurrando loro che da qualche parte nel mondo c’è un bambino che li aspetta. Poi, un giorno, la risposta arriva dal Tribunale italiano: c’è uno scricciolo, fragile come una foglia, che risponde al nome di Martina. Non vuole né zucchine né botte, ma ha un’immensa fame d’amore. E così tutto si capovolge, perché la vita può anche essere letta al contrario. Proprio come dice Martina: “se lo guardi bene, il cielo è un mare rovesciato”.