C’è un tema che merita una riflessione un attimo più approfondita e uno sguardo completo da ogni punto di vista: una comunità ha necessità di darsi delle regole per garantire una pacifica e armoniosa coesistenza fra gli individui, nelle loro diversità. Con essa anche, soprattutto, una comunità cittadina, come quella barlettana, ha bisogno di regole condivise e soprattutto che i cittadini rispettino quelle regole, perché non rispettandole si creano danni nei confronti degli altri cittadini. Il caso più evidente è riferibile all’occupazione selvaggia dei posteggi per disabili, presenti anche nella nostra città e contrassegnati da strisce gialle, da parte di automobilisti che non hanno diritto, necessità, rubando letteralmente la possibilità di parcheggiare, nei pressi della propria abitazione o del proprio posto di lavoro, a persone che spesso hanno gravi difficoltà.

Per ricordare che non si tratta di un privilegio ma di un diritto (garantito dalla legge) legato a un bisogno, l’Amministrazione comunale, ha iniziato ieri ad istallare, in corrispondenza della segnaletica verticale indicante i posti auto assegnati ai disabili, dei pannelli con scritto: “Vuoi il mio posto? Prendi anche la mia disabilità”. Questo rientra nella campagna sociale di sensibilizzazione “Un gesto di civiltà”, che l’assessorato comunale alle Politiche della Sicurezza e della Mobilità ha inteso promuovere in collaborazione con la società Bar.S.A. Ieri i primi venti, si arriverà a cinquanta contando di proseguire. «Con questa iniziativa – dichiara l’assessore Michele Lasala – la Giunta trasmette un messaggio semplice e inequivocabile alla collettività sul rispetto dovuto alle persone svantaggiate che spesso vedono negato, per disattenzione o, peggio, irresponsabilità, il diritto di parcheggiare negli stalli riservati per legge, talvolta anche da vetture munite di contrassegno ma senza il disabile intestatario a bordo. Si tratta della violazione di regole elementari che la campagna punta a sottolineare con fermezza affinché il rispetto del prossimo, soprattutto se meno fortunato, prevalga sempre, attraverso comportamenti fondamentalmente dettati dalla buona educazione e non solo determinati dal rischio della sanzione amministrativa della Polizia Locale ai trasgressori, che comunque non mancherà». Plauso, dunque, all’iniziativa, perché la comunicazione è fondamentale sempre. A volte però non basta, infatti, l’azione di controllo del territorio legata non soltanto a questa particolare situazione, non può esimersi dalle proprie responsabilità. A nulla servono le regole se non vengono fatte applicare in maniera corretta e costante, trovandosi poi in situazioni ben più complesse, difficilmente comprensibili e accettabili da tutta la cittadinanza. Purtroppo, la città ha bisogno di essere custodita, ma da chi? L’inciviltà dilagante è presente in molti: lo vediamo con il “lancio selvaggio del sacchetto dell’immondizia” nelle zone di periferia o di campagna, in chi getta cartacce per la strada, chi deturpa il bene comune siano esse aiuole o panchine, ma ahimè i controlli devono essere più presenti sul territorio, non solo per punire ma soprattutto per educare.