Ben chiare le priorità nella mozione “Unire l’Italia, unire il PD” del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, uno dei tre candidati per la Segreteria nazionale del Partito Democratico con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il segretario uscente nonché ex premier Matteo Renzi. La campagna elettorale per le Primarie, che si svolgeranno il prossimo 30 aprile, con seggio a Barletta presso la Galleria del Teatro Curci, entra nel vivo anche in città con la tappa di ieri pomeriggio presso la Sala Consiliare del Guardasigilli Orlando. L’appuntamento è stato promosso dal comitato “La BAT per Orlando” con la presenza particolare della sen. Monica Cirinnà,  promotrice e prima firmataria della legge sulle Unioni Civili e sostenitrice dell’ex giovane turco e della sua mozione congressuale. La senatrice ha ricordato che da quasi un anno ormai in Italia si vanno celebrando queste feste dell’amore, dei diritti, con le tre parole chiave incise nel testo della legge: uguaglianza, libertà e laicità; concetti ritrovati nella mozione di Orlando, uno dei principali sostenitori di questa legge. Ma da allora la macchina sulle libertà civili si è fermata. Sono intervenuti anche i componenti della lista provinciale per l’assemblea nazionale del partito: il capolista Amedeo Bottaro, sindaco di Trani, Giuliana Damato, consigliera comunale di Barletta, Pasquale Cascella, sindaco di Barletta, candidato per quinto nella lista che ha voluto fortemente sostenere questa lista, anche piuttosto giovane anagraficamente, e il candidato Orlando.18052224_10211220292076542_222190505_o

La Damato nel suo intervento ha citato Alfredo Reichlin, storico dirigente del Pci di origini barlettane e titolare della cittadinanza onoraria della città di Barletta, scomparso recentemente. Questo è stato citato anche dallo stesso Orlando proponendo un’analisi critica degli errori commessi, soprattutto dopo la sconfitta referendaria sulla proposta di riforma costituzionale del dicembre scorso, cosa non avvenuta all’interno del partito, ripartendo dalla definizione del concetto di popolo, citando, per l’occasione anche, Giuseppe Di Vittorio, sindacalista pugliese del secondo dopoguerra. La lotta alla crescita delle disuguaglianze sociali deve essere, secondo Orlando, il principale impegno di una forza di sinistra, in grado di unire le forze del centrosinistra italiano, non dividendo il Partito in tante piccole correnti che la fanno da padrone. La propria candidatura si rivolge al popolo del centrosinistra che in questi anni, sfiduciato dal sistema politico, ha abbandonato la politica attiva dedicandosi ad altre forme di partecipazione come il volontariato o l’associazionismo. Non sono mancati i riferimenti all’Europa, alla necessità di credere che questa rappresenti il futuro. Il vero competitore nelle parole di Orlando è stato il renzismo di questi anni, Emiliano è stato nominato soltanto relativamente al concetto per cui il Ministro ritiene che per sconfiggere il M5S non si deve aderire alle argomentazioni dei populisti. Il rischio principale deve restare quello della sconfitta alle elezioni politiche dell’anno prossimo e dunque a una sconfitta della democrazia.18052266_10211220246395400_680858037_o

Cascella, nel suo ruolo di padrone di casa, ha accolto il ritorno di Orlando che era venuto a Barletta in occasione della sua campagna elettorale a sindaco nel 2013, e alla senatrice Cirinnà presente a Barletta poco più di un anno fa per introdurre alla sua legge sulle Unioni Civili, visto che il Comune di Barletta si è munito di un Registro prima ancora che la legge fosse approvata. L’incontro di ieri è stato introdotto da Stefano Chiariello, referente locale per la mozione Orlando.